Per onore d’un Estathè

Tutto pensavo, ma che mi toccasse intervenire per difendere l’onore dell’Estathè io davvero non me lo credevo. Siccome Emmebi
riprende e plaude ad Attentialcane
che tratteggia ritrattino del bevitore tipico – ossia “i chierichetti, i boy scout, le dame di San Vincenzo (chè la cocacola fa le bolle nella pancia), i bambini nei campeggi organizzati dai preti, gli animatori degli oratori, i salesiani in pectore – ecco, siccome tutto questo, mi tocca dirlo: io ne vado ghiotta, e non appartengo a nessuna delle categorie di cui sopra. Vi giuro, non è una strana forma di perversione. Ma ne vado ghiotta da quando a Donoratico si beveva dopo il bagno pomeridiano e dopo il Cookie Snack.

Per onore d’un Estathèultima modifica: 2003-07-31T11:45:00+02:00da capecchi
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5 pensieri su “Per onore d’un Estathè

  1. ahhhhhh il Cookie Snack che ricordi, quanti ne ho mangiatiiiii… un gelato geniale!
    sulla bontà dell’EstaThe non sono invece parimenti concorde 🙂

  2. il cookie snack! da piccola era il mio gelato preferito: perché era il più grande e ci voleva più tempo di tutti per finirlo. l’estathé pure mi paceva assai, anche se mia madre di cose zuccherose non ce ne comprava granché. da noi negli anni ottanta si beveva e mangiava come durante i bombardamenti. il gelato per fortuna me lo comprava la nonna, ma sempre di nascosto, al mercato nero. tra parentesi: prendi una bambina, falla vivere una vita così, e da grande si flagellerà da sola. ergo, macrobiotica. mò mi caspisci, gaia? robba

  3. Rimettiamo le cose in fila. L’attacco di Attenti al cane più che al prodotto – in sé perfetto, concordo con Gaia – è indirizzato alla strategia di comunicazione. Ma anche sull’analisi del marketing ci sono parecchi errori. Primo. I due messicani oltre che pancioni e nullafacenti comunicavano un’idea di sporco, scarsa igiene personale – diciamo così se vogliamo essere correct, che mal rispondeva alle esigenze di un prodotto alimentare, giusto quindi cambiare. Secondo. Il marketing orienta il prodotto verso segmenti ove sia possibile l’espansione delle quote di mercato, in precedenza ridotte. Traduco: conquistati e fidelizzati i fancazzisti sporcaccioni – io sono tra quelli – ci si deve spostare sui bravi ragazzi. Terzo: l’orientamento ciellino che Attenti al cane vede con connotazioni negative è in realtà perfetto. Al marketing (e alla necessità di fare utili) non interessa la politica o il credo religioso. Vale la pena ricordare che tutto ciò che orbita attorno alla CDO rappresenta oggi in Italia uno dei mercati più appetibili e ambiti, se non il principale. Noi qua si fa business mica cotiche. Conscio della pesantezza di questo intervento e sicuro di essermi attenuto alle regole di bon ton a cui la padrona di casa mi già richiamato, saluto. AR

  4. Caro AR, i tuoi interventi, in qualunque forma e modo, sono sempre graditi. A uno con motorino e auto entrambi dal meccanico, in tutta onestà, non si può proprio rimproverare nulla. (Gaia)

  5. motoretta, semplice scooter e se vuoi anche prenderlo in giro sputer. Ma non motorino, quello no, è inaccettabile. Quello lo lascio agli anni felici dell’universit à in cui montavo un vecchio ma dignitoso cimatti color panna che faceva del suo aspetto il miglior antifurto. Questo è uno scarabeo 100 color argento, il mio caro scara che non mi avrebbe mai lasciato a piedi se non fosse che due rumeni – ma è una testimonianza del fioraio davanti all’ufficio – hanno tentato maldestramente di rubarmelo e hanno rotto tutto il bloccasterzo e il meccanismo di accensione. Maledetti. Il fioraio peraltro mi confidava ieri sera che in questi casi occorrerebbe la pena di morte. E nel tragitto ufficio meccanico – a piedi trascinando il cavallo ferrato – ti confesso che ne ero anch’io profondamente convinto. Per la precisione. AR

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