Archivio mensile:novembre 2003
La casa dei doganieri
Ve l’avevo detto che per qualche giorno ancora. Infatti: stasera, di là. Poi, chissà. A presto, a presto. [E grazie per tutti i vostri commenti, davvero. La comprensione, l’invito al ripensamento, l’occhio all’orologio, la mancanza, lo scettico dubbio e quant’altro. Mi mancate, ah sì. Intanto, per informarvi: azzannato alla gola il verbo, mi sto apprestando a sterminarlo una volta per … Continua a leggere
Mi volto, davvero
Ho realizzato: non ce la farò mai e la grammatica mi fagociterà e io non adempirò agli impegni presi e l’editore mi dileggerà e mi svergognerà e magari mi farà causa e perderò un sacco di soldi e mi vorranno arrestare e m’inseguiranno dappertutto e io avrò il terrore del carcere e alla fine sarò costretta a darmi fuoco in … Continua a leggere
Un dischino?
Saturazione
Insomma, c’è poco da fare, son brutte giornate. E tira quest’aria dappertutto. Anzi, no, non tira affatto: perché c’è come una cappa, pesante, pesantissima, da cui non sono immune. Anzi, a dire il vero mi sento oggi un po’ stufa di tutto quanto. Come giunta a saturazione finale e definitiva. Una specie di nausea, davvero. Di tutto e anche di … Continua a leggere
Il mio corpo mi ha lasciato
Il mio corpo mi ha lasciato alle quattro e venti ed è tornato alle sette e mezzo. Mi ha lasciata sul letto al buio sotto la coperta rossa, con le lucine basse che scaldavano di là. Dev’essersene uscito a fare un giro, credo, in qualche strada del centro. Magari è stato per negozi o a prendersi un caffè; accidenti a … Continua a leggere
Una tana sporca ma calda
Chissà che succede, fuori da qui. Bologna c’è ancora oppure no? Magari si è sciolta in quest’aria nebulizzata di pioggia che non c’è ma bagna uguale. Forse le foglie gialleverdimarroniocra dell’albero di fronte sono solo un disegno sul vetro della finestra mentre intanto fuori non c’è più nulla. La vita scorre qua dentro da giorni. Succede di tutto mentre me … Continua a leggere