La bicicletta

Con la mia borsa da postino a tracolla, ormai pedalo ovunque per tutta Bologna. Io odio la bicicletta, sia chiaro. L’ho sempre odiata; così come – e di più – tutti gli orridi ciclisti da città che ingombrano le vie. Epperò questo dicembre voglio contraddirmi e piglio la bicicletta. Mi trovo costretta a riconoscere che è il mezzo migliore fra il traffico e le luci di Natale. Persino qualche guizzo sentimentale, ho provato talvolta mentre attraversavo piazza Maggiore nell’aria fredda del mattino o alcuni portici meno noti di altri, che nascondevano scorci d’ombra misteriosi e lunari. Inoltre, andare in bicicletta è l’ideale dopo i due tranci di pizza mangiata in piedi pigiata contro uno specchio a parete sotto le torri. Dopo, in genere, carico il mio cestino di regali e libri, arranco sui pedali e parto. Arrivo a casa sempre un po’ fortunosamente, rischiando almeno un incidente a volta e pensando a quanto sarebbe bello montare dietro un seggiolino e portarci la Nina, tutta infagottata nel piumino rosa e nascosta sotto il cappello col pon pon. Di sicuro le piacerebbe. Griderebbe a tutti “aaah” oppure “eeeh” e indicherebbe furiosamente col dito chiunque le capitasse a tiro.
Di certo, come dice qualcuno, dicembre è il mio preferito. I bambini smettono di andare a scuola e io ci ritorno. Si aprono pandori e ci si bacia molto. E le luci rosse sul terrazzo fanno ridere la Nina, almeno finché stanno lì a dondolare senza fulminarsi.
Dicembre è il mese in cui è nata lei e allora io festeggio due volte.

La biciclettaultima modifica: 2006-12-22T14:55:00+01:00da capecchi
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6 pensieri su “La bicicletta

  1. Come sei brava. Sono al lavoro in una stanza brutta e vuota ma mi sembra di pedalare con te tra luci ed ombre di Bologna. (Robba)

  2. Pare incredibile, eppure tra aaah e eeeh c’è una differenza sostanziale. Il primo indica apprezzamento, il secondo volontà. Auguri anche a te, e a tutti qua sotto. (Gaia)

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