Una fiammata e via


E’ da ieri sera che ho questo impulso furioso di cancellare il blog. Bruciare tutto. Una fiammata e via.
D’improvviso, tutte le mie parole mi sono pesate e tutte le migliaia di pagine e giornate e persone cadute qua dentro mi sono sembrate troppe. E anche il tempo buttato a scrivere mi è sembrato d’un tratto pazzesco, spropositato e inutile. Mi è sembrato che far sparire tutto in un pluf sarebbe stato un gesto d’una meraviglia e d’una pulizia perfette. Mi è sembrato, tutto insieme, che la mia scrittura fosse spazzatura, che i miei racconti fossero vuoti, che la mia vita fosse così in pasto agli altri da essere in pericolo di perdere la sua unicità. Per chi mi sparpaglio così qua dentro? Perché? Ci ho messo musiche, parole, parecchie gioie, bambini, lacrime, ricordi, facce occhi e mani. Tutto, in fondo, perché mi trovaste e, anche, mi amaste – un poco. Non è mostruoso? Non è ridicolo? Allora è da ieri sera che questa tempia che pulsa mi suggerisce di sparire per sempre dalla vista di tutti quanti e lasciarvi così, senza un addio né niente. Farvi cliccare e nulla: sparita. Anzi: mai esistita.
Ma tanto non lo farò.  Il che rende il senso di nausea per ciò che scrivo ancora più feroce. Bla bla bla bla.

Una fiammata e viaultima modifica: 2007-07-20T14:20:00+02:00da capecchi
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10 pensieri su “Una fiammata e via

  1. Leggerti è una di quelle sane superflue attività alla quale proprio non vorrei rinunciare, perché in pochi riescono a veicolare la propria anima come te. Mi consola la certezza che io la tua scrittura, le tue parole, la tua capacità di lasciarti travolgere da tutto e da tutti, comunque, le avrò sempre.

  2. Ho come la sensazione di essere una di quelle gocce che stanno per far traboccare il vaso… spero di no.
    Non trovo mostruose ne’ ridicole queste stanze piene di parolericordimusichepiantirisate, anzi.
    Forse la tua inclinazione alla scrittura “pubblica” si sta scontrando con il naturale desiderio di mantenere totalmente privata ogni singolo attimo della tua vita.
    Il tempo impiegato a scrivere (appunti, romanzi, musica o quant’altro nasca da un’esigenza interiore) non e’ mai inutile, e’ un percorso dell’anima infinito e affascinante, ma questo lo sai meglio di me.
    Probabilmente devi chiarire a te stessa se continuare a farlo anche su queste pagine oppure da un’altra parte.

  3. Non farlo. Continua a scrivere, a tenerti e a tenerci compagnia…. Anche io ho avuto una fiammata e non è detto che ritorni…anzi ritornerà di nuovo ma…mi sarei fatta solo del male. Scrivere è un modo per comunicare, il mezzo di chi nn ne ha molti altri per farlo. Usalo. A presto

  4. ho il mio blog da cirka 2 mesi….qualkuno l’ha kiamato “diario virtuale”…ix me e’ solo libertà di skrivere di me,senza paura di domande,senza paura d dover dare risposte.Skrivo x me stesso,xke’ skrivere mi viene facile…se poi c’e’ gente ke approva o meno quello ke legge,poko importa….kontinua a skrivere…lo fai x te…..kome io lo faccio x me.

  5. Stefania, grazie. Certamente, con i martelli che io e te ci facciamo, e chi si perde.

    Lorenzo: che dici, no, figurati! Quale goccia. Anzi, il tuo commento in questo blog è stata una delle cose che più mi hanno fatto piacere, ultimamente; una di quelle per cui il blog NON si chiude. E quello che dici è vero. Ma ogni tanto il desiderio di bruciare tutto prende.

    Bimbabella e Qualepoesia: infatti, questo posto me lo tengo; e basta. Del resto lo avevo anche già scritto. Sono momenti, succede.

  6. Volontà creativa e distruttiva sono sorelle. Non può esistere l’una senza l’altra.
    Nè una deve prendere il sopravvento sull’altra.
    Vivono insieme e giocano in una sfera in continuo movimento.
    Se distruggi tutto in un secondo, una volta ferma, ti rendi conto che il più era da salvare.
    Se crei senza sosta, una volta ferma, ti rendi conto che il più era da distruggere.

    MORALE DEL GRANDE VUOTO:
    La rete è talmente piena di merda che…puzza più o puzza meno…
    e non è detto che puzzi

  7. La voglia di smettere viene a tutti coloro che scrivono, ma comunque si tratta solo di nuvole passeggere, il blog usato bene è strumento terapeutico, comunicare e condividere è sempre piacevole. Mi spiace non essere riuscito ad incrociarti a Perugia, come sai non ero in una situazione tranquilla. Ora tutto o.k., ho letto le tue impressioni, per me interessanti sopratutto per ciò che non ho visto. Mi rimane il rimpianto Fonseca, mai incontrato dal vivo. Galliano lo avevo visto in febbraio e mi era piaciuto molto, del “grande antipatico” debbo dire che comunque il concerto è stato splendido….

  8. Così ci siamo conosciute e così continuo a conoscerti. E’ una bella cosa, perchè gettarla in virtuali fiamme? Un abbraccio da Momi (quella della nevicata di Bologna)

  9. Momi, lo so, hai ragione. Ma ogni tanto la smania che tutto questo scrivere sia solo una colossale perdita di tempo mi prende. Poi mi passa. Poi mi riprende.

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