Nel blu

Io amo le mattine in cui i ragazzi fanno il tema. E stamani tema. Tre ore. Un sacco di tempo per pensare, scrivere, guardar fuori. L’atmosfera è perfetta, sospesa. Silenzio, frr frr frr la penna sul foglio, i vetri appannati, rumore di matite negli astucci e fogli che si sfogliano. Rumore di gomme che cancellano. Tutto dà la misura esatta … Continua a leggere

Sarà per te

Mi manca Francesco Nuti. Dov’è, che fine ha fatto, perché non fa più quelle cose tipo battere una vanga in testa a un bambino molesto o cantare una canzone come Giulia? Io me lo ricordo quando guardavo i film con Francesco Nuti. Mi ricordo come mi sentivo. Ma quanti anni avrò avuto, esattamente? Venti? Diciotto, sedici, meno? Forse quattordici. Non … Continua a leggere

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Pomeriggi di novembre

Pomeriggi di novembre. Documenti aperti. L’unica musica che ascolto continua a girare.       (Amy Winehouse, I heard love is blind, in Frank. L’unica musica che ascolto da qualche tempo)

Tanti auguri a te

La macchina corre veloce. La Stefania è contenta perché dice che il taxi la rilassa. La notte, là fuori, pare una noce da schiacciare e far scrocchiare sotto i denti. Nel teatro rosso suonano due vecchi ottuagenari dall’età musicale apparente di venti-ventuno anni. La Stefania ride, si diverte. Io la guardo, rido anch’io, mi accascio sulla poltrona rossa, le gambe … Continua a leggere

Pistole

Ho un nuovo amore. Quando suona sta serio serio; oppure ride. Spesso ride. Ha i capelli biondi e camicie strette. Sembra molto giovane ma non lo è, ha addirittura tre anni più di me. Eppure mentre lo guardavo lassù sul palco mi sembrava, che ne so, un venticinquenne o cose così. Ieri ha suonato persino quel pezzo che mi fa … Continua a leggere

Mi dispiace

Incredibile quanto le parole che si scrivono abbiano ricadute impensabili rispetto a quello che uno aveva nella testa mentre scriveva. E’ la prima volta che mi succede che le parole di questo blog (per altro non mie, ma scritte nei commenti) feriscano qualcuno. E’ successo stamani, a scuola, e ci son rimasta come una cretina. Davvero. Male, come una cretina. … Continua a leggere

Exit music

  Brad Mehldau ieri sera era diverso. O lo sembrava. O ero io che lo vedevo così, non so. Con quei capelli più lunghi, un po’ decomposti come decomposta è la sua faccia e tutto quel muoversi quando Jeff Ballard picchiava di batteria. Nel teatro il solito caldo, la giornata alle spalle lunga, srotolata a fatica; eppure sensata. E Brad … Continua a leggere

Night

“Night. Have a good night and if there’s trouble on your mind there’s always  tomorrow, so for now turn down the light, have a good time” (Chiara Civello, Night, da The space between. Musica per la buonanotte)

Tutto balla

La mia nuova borsa argentata dondolava nella sera fredda, mentre percorrevo a passi decisi via Indipendenza, direzione teatro Manzoni, direzione Chick Corea e Bela Fleck. Non mi aspettavo un freddo così. Se no magari il vestito nero a fiori rossi non lo avrei messo. Se no magari indossavo un maglione più pesante, un cappotto diverso, dei guanti. Però la camminata … Continua a leggere

Diversa

Ore alle spalle dormite, poche. Praticamente mi lancio fuori casa senza sapere bene né come né perché. Mi caccio nelle orecchie l’oggettino con Paolo Conte e via. So poco di tutto. Però so che tengo su una spalla un’enorme borsa piena di spartiti e musiche, dall’altra il sassofono. Arrivo a scuola trafelata, accaldata, malnutrita. Incrocio sulle scale una professoressa di … Continua a leggere

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