Tutto roco com’è

Jamie Cullum mi piace un sacco. Lui, quei capelli spettinati e le All star ai piedi. E’ una specie di folletto, uno gnomo. Non ha una faccia da bel ragazzo: anche per questo sono stata innamorata di lui, una volta, per tutta la durata di un concerto. E’ uno che mi fa ridere, mi fa ballare e quando cammino per … Continua a leggere

Pastiglia

Pioveva parecchio, stamattina mentre si andava sotto gli ombrelli via da scuola e mentre s’aspettava l’autobus tutti stretti sotto la pensilina. Nulla pareva al suo posto eppure tutto lo era, pigiati dentro il 93 – il caldo e i vetri appannati con fuori la città di una mattina qualunque. Così poi si sta seduti a sentir raccontare di radio e … Continua a leggere

Venti minuti alle otto

Le lettere di Foscolo ad Antonietta Fagnani Arese, una camminata rock’n’roll che pesta pozzanghere, l’apparizione imprevista di un adorato studente. Così la sera ricompone il suo più sopportabile ritratto. Si tinge di buio e di lucidi fari arancio, mentre non apri l’ombrello, tiri su il cappuccio e sfili via accanto a facce che non vedi. Senti solo la città scivolarti … Continua a leggere

Purezza

Canta stonato e arriva sul palco come da una specie di altra dimensione sconosciuta. Ha delle sopracciglia strane, che si vedono, e le tiene inarcate all’insù, fra il serio, l’ironico e lo stupito. Ha quei vestiti stretti che gli stanno addosso un po’ così, storti. Eppure appare elegante, là dietro al microfono. Con quei capelli raggiera e gli occhi enormi … Continua a leggere