A piccole dosi

“Il corpo è un sublime atroce porco”. L’ha scritto Piero Ciampi. E io volevo scrivere qualcosa su di lui. In fondo è tutta la mattina che l’ho letto l’ho ascoltato l’ho pensato. Ma insomma forse non è il giorno e la stagione adatta, non so. Forse fa troppo male anche solo ricordarsi che è vissuto. Sicché scrivo d’altro, mangio la carne … Continua a leggere

Ask me to stay

                                                                                           Todd White, Ask me to stay Voglio saper tenere un bicchiere in mano in un certo modo. Avere linee del corpo allungate e nervose. Essere capace di deformarmi in un sorriso sghembo. Indossare solo sottovesti nere. Oppure fumare, inarcandomi lievemente di lato. Frequentare locali dove tipi in cravatte strane si appendono a sigari o tastiere di pianoforte. Voglio occhi … Continua a leggere

Quello che sono

Non cucino minestrina in brodo né involtini di pollo. Io stessa non mangio verdura e amo mangiare così, in piedi, un po’ per caso magari davanti al televisore. Odio i cibi sani. Odio prepararli. Odio persino pensarli. Così la Nina finisce per mangiare un po’ come me. Parecchi kinder, le gocciole, pizza, schiacciata. Non stiro e raramente faccio andare la … Continua a leggere

Modelli

A parte un gran dolore ai polpastrelli e qualche incertezza nello slap, l’Oggetto sta qui e mi guarda. E io mi guardo intorno di rimando. Poi ascolto, ballo e faccio ballare alla Nina la danza del pollo. Già. Perché i miei modelli son tutti lì, fra polli e monaci funky. Devo solo scegliere. Fra uno morto massacrato a colpi di … Continua a leggere

Ossessioni

  Macinate bene nella pancia o nate improvvise, brucianti e precarie, le ossessioni vanno consumate. Sempre. Allora: benvenuto.