Scorza ruvida

Ogni tanto c’è un alunno che mi sfrangia il cuore. Non c’è un esatto perché. Magari è qualcosa che mi dice o come mi guarda o il modo in cui sta seduto sulla sedia. Accade che questo alunno se ne stia lì, in classe, e sprigioni qualcosa, non so bene cosa, perché ogni volta cambia anche se, sempre, ha parecchio … Continua a leggere

Solo i Radiohead

Da giorni ascolto solo i Radiohead. Continuamente. Tutta roba che non conosco. Che non conoscevo, voglio dire. Ho messo via The bends e anche Ok computer, ascolti così noti per non essere troppo, adesso. Li ho messi via e mi sono disfatta dentro Kid A ma anche Hail to the thief e pure In rainbows. Non importa che ci trovo … Continua a leggere

Una mano rubata

“Un tempo, una mano rubata: quello sciocco aveva ragione” mormorò la fanciulla. “Pure, è terribile che non si riesca a rendersi bene conto di questo: come rubata, a chi, a che, a quale ritmo o gioco? O forse tutto è tempo o mano rubata, tutto ciò che non è…?”. “Vuoi dire che la felicità è una mano rubata? Via, è … Continua a leggere

Il nocciolo del cuore

Arrivano a fine lezione davanti alla cattedra, spalleggiandosi buffe, con le facce di due gatti che si sono ingoiati un topo intero a testa. Sorridono. “…Sì?”, faccio io. “…ma le Stanze di Gaia sono sue?”, dice una. “Sì”. “…che bella quella canzone…” aggiunge l’altra. E una ha lunghi capelli biondi ed è molto bella quando sorride; infatti dovrebbe farlo sempre … Continua a leggere

Dove non c’è nulla

Sono stanca. Sfinita. Voglio un posto dove rifugiarmi e non farmi trovare. Da nessuno. Stare solo lì, ferma. Dormire cento anni o un giorno. Ma svegliarmi finalmente senza pesi addosso. Lasciatemi stare, lasciatemi andare via, lasciate che io scivoli in un luogo dove non c’è nulla se non spazio e aria e luce e poi ancora aria e spazio e … Continua a leggere

Riconoscersi

Dopo pranzo suona il campanello. “Chi è?” “Cerchiamo la prof Capecchi, siamo Silvia e Giulia, due ex alunne”.  Come se non mi ricordassi di loro. Le mie bimbe. La Nina accorre, è contenta, si siede con noi. Chiede così spesso di loro. Dice così spesso che le mancheranno. Che sciocca. Lei, io, tutti quanti. Bello ritrovarsi. Guardarsi e riconoscersi. Nonostante … Continua a leggere

Esercizi di irrobustimento dello spirito

Nonna ci dice: – Figli di cagna La gente ci dice: – Figli di una strega! Figli di puttana! Altri dicono: – Imbecilli! Mascalzoni! Mocciosi! Asini! Maiali! Porci! Canaglie! Carogne! Piccoli merdosi! Pendagli da forca! Razza di assassini! Quando sentiamo queste parole, il nostro volto diventa rosso, le orecchie ronzano, gli occhi bruciano, le ginocchia tremano. Non vogliamo più arrossire … Continua a leggere

Nido caldo

L’altro giorno, che era il primo d’ottobre, sono stata nella mia vecchia scuola. Già camminare fin lì è stato bello. Poi non ho fatto in tempo ad affacciarmi sulla porta dell’aula che sono stata travolta. I miei ragazzini m’erano tutti addosso. Tutti. E Rolando gridava scomposto: “Ti voglio bene! Le voglio bene! Ti voglio tanto bene!”. Parecchie bimbe piangevano. Nicholas … Continua a leggere

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