Ho riso, ho pianto, ho tremato, ho saltato sulla sedia. Ho visto Up. E difficilmente potrò dimenticarlo. Non c’è solo questo vecchio che attacca uno strabiliante numero di palloncini colorati alla sua casa, per farla volare. No, c’è anche una buffa bambina sdentata e il suo amico dagli occhiali rettangolo. Ci sono libri d’avventura e di cose da fare. Eroi canaglia e medaglie fatte coi tappi di bottiglie. Storie d’amore lunghissime, straordinarie, normali; anzi straordinarie perché normali. Tu te ne stai lì seduta sulla sedia – gli occhi lucidi di pianto, una mano che asciuga il viso alla meglio, nel buio, l’altra che stringe le dita piccole della Nina – e davanti agli occhi ti s’apparecchiano nuvole, finestre, grattacieli, bufere, altezze vertiginose e sogni realizzati. Spazio, distanza, tempo, silenzio. E non fai in tempo a volare su, in alto, sollevandoti col fiato in gola sopra un cielo mutevole color palloncini, che ripiombi giù, a precipizio. Le rocce, la terra, il verde, la paura, il bisogno. Occhi rossi d’animale. Strane piume colorate. Ridicole voci di cani. Collari che traducono in parole i pensieri: scoiattolo! Laggiù è un mondo esplorato per metà, tutto alla rovescia. Dove si baratta quello che si era con quello che si è. Quando poi è tempo di risalire su, allora si combatte, si grida, si ride, si lanciano palle da tennis e si dondola ancor più nel vuoto, aggrappati a mostruosi dirigibili o appesi a case bruciate ma ancora vive. In aiuto solo la sfrontatezza impavida della vecchiaia e l’incoscienza buona della fanciullezza. Le musiche del grande Giacchino assecondano ogni palpito, lacrima e risata.
Il naso tondo del vecchio Friedricksen e il naso tondo del cane inadatto alla vita selvaggia; il sorriso bucato di Ellie e la fascia piena di medaglie del caracollante Russell; il lungo becco di Kevin e la voce del cagnaccio; il cielo e tutti quegli incredibili palloncini. Sono cose che non scorderò per molto tempo.
Up
Upultima modifica: 2009-10-19T12:42:00+02:00da
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eheh prof…ma noi di 2°f,
la reclamiamo sempre.. speriamo nell’anno prossimo..
quand’ è che ci viene a trovare?
Nicole
Oh, Nicole. Mi mancate tanto. Prometto di venire presto. Saluta tutti. Per te un abbraccio forte forte.
Ho visto il film anch’io ,bello!
Un sacco di riferimenti alla vita(su tutti l’impreditore edile vestito di nero diseganto senza la bocca!!)il viaggio fatto con i “palloncini!!”
Libero!
eh, gaia, film che, sì, mi accompagnerà per parecchio. l’hai descritto splendidamente, come al solito. spero ne parleremo di persona, presto. sto avendo giornate pienissime, al lavoro, ma inizio settimana prossima (anche lunedì prossimo) dovrebbe andare meglio. un abbraccio grande.
Ma quant’è bello, vero? (sìsì, a pranzo presto)
ti dirò di più, in certe parti è commovente anche il videogioco per ps3
Michele, ahahahah. Non ci credo. O dici per davvero?