Paolo Fresu, uno di casa

  Paolo Fresu per me è casa e quotidianità. E’ tutto ciò che riguarda il buono e l’intimo. Sarà perché una volta degli alunni di terza media mi prepararono la festa di compleanno con i dolci e un pacchetto: dentro c’era Mamut, di Fresu. Oppure sarà per quella irripetibile volta che lui decise di prendere per sé un teatro e … Continua a leggere

Geografia sentimentale

  Con Firenze ho un legame forte ma discontinuo. Ai tempi del liceo era il senso di libertà del pranzo lontano da casa e l’incontro settembrino con gli amici del mare a Boboli. Per anni ha coinciso con l’università e il treno e lezioni quaderni esami biblioteche cappuccini professori. Poi è stata alunni americani e amatissime lezioni su Verga o … Continua a leggere

Buon compleanno

  Una volta era una compagna d’università. Seguivamo insieme i corsi tanto amati di letteratura, prendevamo sempre appunti e non mancavamo mai; allora poi capitò di rivoltarsi all’unisono contro la sanguisuga che s’abbeverava ad appunti, soldi e cappuccini – i nostri. Un’altra volta era la persona perfetta con cui studiare e ripetere di Carlo Magno e d’Argante, ridendo fra un … Continua a leggere

Un novembre come volevo

  Io questo fatto che tutti odiano novembre non lo capisco. Invece lo trovo mese straordinario per riempirsi la casa di amici e ascoltare jazz. Questi sono stati giorni caldi, densi; il forno è stato acceso molte volte e il cestino del pane era sempre pieno. Con Joe abbiamo camminato tanto per Bologna, telecamera in spalla e via dell’Inferno. La … Continua a leggere