Il momento perfetto

Poi c’è questo momento perfetto in macchina. Quando ancora non è buio ma quasi sera e intorno i fari barbagliano vividi incolonnati tutti belli in fila lungo via Marco Polo. Nella testa s’accapigliano parole di genitori e mani strette e molti sorrisi. Una stanchezza piena, di quelle che riempiono invece di svuotare, ti ha già presa tutta e ti c’abbandoni mentre alla radio un qualche cantante italiano che non riconosci canta una canzone leggera e ondeggiante come una bolla. È allora che succede. Quando ti giri a destra e nel buio della macchina, la testa appoggiata al sedile, la Nina dorme. S’è addormentata di colpo mentre cambiavi stazione; o sgommavi come sempre; o bestemmiavi mentalmente contro qualche ciclista. S’è addormentata e accorgersene così è scoprire d’improvviso, come senza averle mai viste, quanto lisce siano le sue guance e quanto perfetta la linea delle labbra e quanto piccola la mano che stringe il pulcino giallo. Il tuo momento perfetto ti sorprende lì, in mezzo al traffico, nel punto più brutto della città che se ne torna a casa per cena, accanto a una bambina che dorme.

Il momento perfettoultima modifica: 2010-10-20T20:44:00+02:00da capecchi
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