Swing sul terrazzo scrostato

Allora poi è finita così, che abbiamo rotto due bicchieri e spaccato una vecchia sdraio in legno – segni certi di una serata che va come deve andare. Le dense nuvole delle cinque e il vento che rovesciava le piante non sembravano a quel punto mai esistite, cancellate dal campanello che suonava e da tutti quelli che si affacciavano alla … Continua a leggere

Whiplash: frullano le bacchette e il tempo resta immobile

  Lo senti quasi, l’odore misto di ferro e saliva che fanno gli ottoni. Ed è una roba che piglia allo stomaco. Fa male, e fa bene, perché è memoria di qualcosa che una volta chissà se hai avuto sul serio. Ti sembra di sì, sì certo, ma però. Poi i colpi secchi e terribili della batteria. Sempre più veloci, … Continua a leggere

Cinque

  Tra un paio d’ore, cinque anni fa, nascevi. Ed eri piccola, con gli occhi fondi e tutta giallastra. Non avevo mai visto nulla di più bello, mai, davvero, in tutta la mia vita. Ora sei all’asilo che festeggi coi biscotti bicolore insieme ai bambini di “Macchia verde”; e tra poco io entro a scuola. A me dispiace un po’. … Continua a leggere

My own private Milano

  Una volta presi il treno, scesi a Milano, guardai su. Poi scattai una foto. Adesso quella foto fa parte di My own private Milano: venti stranieri hanno scattato, venti indigeni hanno scritto. Sfogliate, guardate, leggete, scaricate il pdf. Perchè è uscita fuori una cosa bella davvero.

Otto

Otto anni fa Andrea, che poi era il mio pianistino adorato, mi chiese che musica volessi. Estate e The man I love, ne ero certa. “E poi basta?” “No, un pezzo a sorpresa. Scegli tu, fammi un regalo, lo scoprirò quando lo suonate”. Così fu. E mentre il 7 luglio eravamo lì – una luce calda che si spandeva dappertutto, … Continua a leggere

20 dicembre

  I tuoi capelli nido stamattina, barbapapà sul tavolo di cucina, i palloncini e il disegno, la casa da pulire e il panettone di tramezzini da preparare, Jack Skeletron e macchine che rimbalzano, la gonna rossa da ballerina, le scarpe argento abbandonate sotto l’albero, le patatine schiacciate per terra, le risate con la testa all’indietro, i salti con la corda, … Continua a leggere

Taumatropio

E’ impressionante l’arroganza che si ha nella convinzione di conoscere il prossimo. Uno sorride, scherza, trascina gli altri e di certo sta bene, è uno che si mangia il mondo a morsi, guardalo lì come brilla. Quell’altro invece ha una faccia che si vede si schianterebbe volentieri contro il primo muro, si riversa per terra accasciato contro le porte a … Continua a leggere

Buon compleanno

Sei lì sul divano col nonno, adesso, e sei bellissima, con quella tua maglietta di pile verde e i capelli spettinati e i calzini antiscivolo con il procione; o forse è un orsetto. Eri bellissima ieri con la tunichina blu e la coroncina in testa che t’aveva messo Pepe, un bambino dal nome così, di quelli che non si sa … Continua a leggere