Allora basta

L’umore è tetro. E non riesco, davvero, a scrollarmi di dosso questo senso di rabbia e delusione feroce. Io son scema, e questo può anche andar bene. Ma una scema dovrebbe almeno lasciarsi scivolare le cose un po’ più addosso. Invece no. Io non sono una capace di non aspettarsi niente dagli altri. Non ho neppure il fisico, attrezzato all’indifferenza. … Continua a leggere

Marionetta

Sono, nell’ordine, stanca, scoraggiata, sfiduciata. Tipo una marionetta di quelle che si muovono infilando le mani dentro; ma senza alcuna mano dentro. Afflosciata. Carte, richieste, letterine formali di autorizzazione, fogli su fogli inutili da compilare, sguardi supplici da provare, voci pacate che difficilmente trovo, in me, e paroline burrose che scivolino e ammorbidiscano. Sonno. Cibo in eccesso. Senza alcun senso. … Continua a leggere

Irragionevole

Oggi quasi perdo un occhio. La lente a contatto mi si era accartocciata così tanto che sfregava sulla pupilla e alle lacrime di rabbia e sgomento si aggiungevano pure quelle. Son cose che non si fanno, eh, lo so. Alzare la voce, sbattere porte, picchiare forte i tacchi sul pavimento liscio e poi uscire livida, nell’aria fresca, bella, lucida del … Continua a leggere

Rumore secco

Umore cupo, burrascoso, selvatico. Cartoccio buttato da una parte. Ma io alzo il volume, digito con furia sulla tastiera e m’ascolto i Bad plus. Di solito mi fanno salire l’ansia. Di solito questo vibrare degli oggetti sulla scrivania – il solvente per unghie il bicchiere con l’acqua dentro il disco di Luca Flores appoggiato alla cassa una molletta per capelli … Continua a leggere

Briciole

In fondo era anche bello andarsene e lasciare briciole di pane dietro di sé. Canzoni, letture, molte parole. Tutto quel catasto di inutili canzoncine prima di partire per l’Umbria, ad esempio, pareva suggestivo, lì per lì. Sembrava di aver fatto chissà che. Invece siccome nessuno se n’è accorto, si è capito che era un’idiozia – se si toglie l’aver scoperto … Continua a leggere

Formiche

Corrono lungo il battiscopa, le maledette, e io non riesco a individuarne la tana. Le odio. Ne sono schiava, le spio e studio i loro spostamenti. Le uccido con piacere e senza ripensamento. Ne schiaccio a decine, durante il giorno; le avveleno con sostanze tossiche per cui poi dobbiamo aprire le finestre e uscire tutti; ne trovo i cadaveri e li … Continua a leggere

Dilacerandomi

Sciabordano insieme incredibili gioie e amarezze assolute; rabbie che a stento gestisco – ma invece devo devo devo. Il senso di fallimento battaglia con quello profondo di bene e soddisfazione. A una cena di terza solare, serena, piena di fotografie e risate, piena di regali e fiori posati sul tavolo per accoglierti, fanno seguito mattinate di altre terze orribili, spente, … Continua a leggere

Altro?

Funi d’acqua, la bimba sfracellata che proprio adesso fa l’esame a casa, temi fumosi e colleghi discutibili. Altro? Oh, sì. La grammatica che non avanza, nessuna musica e nessuna idea di ascolto. Sì, sì, la giornata è umpf. Sì, sì, mi sto lamentando. Ma com’è che avrei solo voglia, invece, di indossare vestiti leggeri e andare a cena fuori in … Continua a leggere

Sangue freddo

La vide uscire da un alto e scuro portone, la sera ventosa di novembre di traverso ai capelli. Quella mattina non era sembrata una mattina particolarmente crudele. Anzi, i soliti profili degli ignoti alberi erano lì, a posto, sereni, morbidi, gonfi come sempre. Poi però ripensò a lei. Quel suo dinoccolarsi mentre camminava e quella voce insopportabile e la presunzione … Continua a leggere

Pensieri cattivi sul Natale

Continuo a concepire pensieri cattivi sul Natale. Meglio: sulla gente a Natale. Sugli odiatori del Natale. Mentre io m’accorgo che queste giornate che si gonfiano e s’afflosciano fra cibo, luci e volti l’uno via l’altro – oppure protetti da una coperta con nessuno in giro ma solo calore – hanno una bellezza che non starò qui a spiegare. Il fatto … Continua a leggere