Qui finisce il mondo

Mi sorprende lungo la strada una pioggia tropicale; ma livida e cupa, di catastrofe. Quelle piogge che dicono: qui finisce il mondo, addio. Infatti è proprio così: ecco la fine di quest’anno scolastico, di questi swing out straight e della fanciullezza della Nina, tutto d’un colpo. Sbadabàm. Un muro d’acqua che si rovescia giù e porta via quello che trova. … Continua a leggere

Grandine

Benedetta sia la chianina, il tartufo nero e Sapore di sale, che mentre sono rintanata nell’angolo più remoto dell’osteria Mangiafoco mi danno la certezza assoluta che il Paradiso esiste ed è qui, ora. È una giornata di sole e grandine improvvisa a Firenze, dopo la fila in ambasciata e un Ugo Foscolo rimirato come fosse l’amore impossibile del liceo. Quello … Continua a leggere

La fine dell’innocenza

Una che pesa molti chili meno di me e ha capito tutto su come funziona il mondo, la vita, il dolore e l’America, una volta ha scritto che “l’innocenza finisce quando veniamo privati dell’illusione di piacerci”. Io, invece, quand’è che abbiamo perso la nostra innocenza proprio non lo so. Uno degli amici più senza parere preziosi che ho mi dice … Continua a leggere

È tempo che sfugge

Il vecchio con la barba bianca sta seduto su una poltrona che ha lo stesso colore della sua giacca, un blu Sicilia che t’inghiotte. Occupa il silenzio con gravità profonda. Pensosa. Intorno alla mano ha un coniglio di pezza. Sembra vivo, lo fa vivere lui; un animale che respira, guarda, si muove, prende le carezze. Mentre la musica arriva dal … Continua a leggere

Il buio la pioggia la sveglia

E domani il buio la pioggia la sveglia che suona alle cinque il senso di vuoto e di più l’inutilità di trovarsi in un posto in cui sei soltanto qualcuno che passa di lì. Il freddo al mattino nella stazione che è cupa ed è vuota come un tubo o un barattolo vecchio. Il tergicristallo che va e che va … Continua a leggere

Smog contro Natura

Nella nostra New York personale, salire io e la Nina sopra un taxi, per dimenticare l’odiata montagna. Vedere le sue gambette che appoggiano sul sedile e gli occhi che guardano su, nel cielo striato di grigio città. La piantina che il tassista regala mentre lei, zitta, sorride. “C’è gente come in Riviera”, dice lui dietro gli occhiali scuri, fendendo le … Continua a leggere

C’è tempo

C’è tempo per la poesia. Del momento in cui vedrò l’alba dal treno e starò ascoltando forse Fresu o magari Conte oppure qualche canzone totem dei Radiohead e sentirò una specie di perfezione assoluta galleggiarmi intorno. C’è ancora tempo, per quando guiderò su su per quelle curve e mi sentirò così pienamente dentro a ciò che faccio da sorridermi da … Continua a leggere

Il vento

Mi fruga il vento. Entra su per le calze e la gonna. Graffia, rovescia e raschia. Si porta via tutto. Mi svuota il vento. Si butta là sotto e strappa quello che c’è da strappare. Alla fine non sono diversa da un’ampolla, un’anfora, una caraffa di vetro. Riempita di nulla. Poggiata sul bordo d’un tavolo e pronta a frantumarsi. Che … Continua a leggere

Marzo da tre giorni

Mesi odiati, da quasi sempre: gennaio, marzo, aprile e settembre. Oggi è marzo da tre giorni. E infatti. Lattigina in cielo una nuvolaglia pesante, indistinta. Il respiro stenta a uscire, è in affanno. Intendiamoci, mica nulla di che. Solo son mesi balordi, ottusi. In cui tutto cammina con passo scomposto, irregolare. A tratti accelerate impreviste, poi brusche frenate. Pause. Lentezze … Continua a leggere

Cripte

Ho riempito tre enormi sacchetti di abiti da buttare. Eppure, ecco, mentre li gettavo per sempre, ricordavo perché li avevo conservati; e il luogo in cui li avevo comprati; e poi messi; e anche come m’ero sentita. Sicché tutti avevano senso, tutti erano importanti. D’improvviso li ritrovavo, li amavo. Ma li ho buttati lo stesso. E io non butto mai … Continua a leggere