A Salsomaggiore, sul finire degli anni Venti

L’ultima volta che ho visto Salsomaggiore era l’autunno del 1928. Un silenzio irreale avvolgeva le strade piene di foglie e si camminava ritagliati come cartamodelli da sartoria nel grigioverde di fine novembre. Apparentemente lo stesso novembre aveva, anche stavolta, preso per incantamento la città. Un’umidità compatta colava sopra gli alberi del viale e su scale silenziose che portavano chissà dove. … Continua a leggere

Un lampo nella notte

Cose che odio di marzo: tutte. Cose che odio di aprile: tutte meno una – il fatto che il mese dopo è maggio. Comunque questo marzo mi è piaciuto tanto. È stata una specie di infrazione della regola, una smentita quotidiana del fastidio che mi ha resa, in qualche modo, felice. È piovuto tanto, tantissimo. E i vetri della macchina … Continua a leggere

Prom

Questa è la terza settimana di giugno; e piove a frustate sopra il terrazzo e le prossime partenze. Attraverso i corridoi della scuola come non fossero miei e faccio finta di non avere da fare valigie con dentro il mondo di due mesi. Faccio finta di non dover partire fra dieci giorni: America, chi, quando, io? E più faccio finta … Continua a leggere

Swing sul terrazzo scrostato

Allora poi è finita così, che abbiamo rotto due bicchieri e spaccato una vecchia sdraio in legno – segni certi di una serata che va come deve andare. Le dense nuvole delle cinque e il vento che rovesciava le piante non sembravano a quel punto mai esistite, cancellate dal campanello che suonava e da tutti quelli che si affacciavano alla … Continua a leggere