“Andiamo, biondo”

Maledetta la pausa-gelato del pomeriggio. La mattina si prende il caffè affacciati alla finestra di cucina, il pomeriggio si mangia il gelato accendendo per cinque minuti la televisione. Ma oggi ho acceso e c’era Pal Joey, anno 1957, Frank Sinatra, Rita Hayworth e Kim Novak. Musiche di Rodgers e Hart, figurarsi, con il gioiello di I could write a book che accompagna tutto il film. Come si fa a non inchiodarsi sul divano e vederselo tutto? Infatti, lo so. Anche perché Frankie sfodera il meglio – piccolo, blu-occhiuto, strapazza-femmine, sul palco a cantare e indirizzare sguardi. Come quando arriva la ricca impellicciata Hayworth e il padrone gli dice “Stupisci la signora, Joey” e lui: “Stupiamo la signora”; allora si siede al piano e attacca a cantare The lady is a tramp mentre intanto l’orchestra suona per loro due soli, a locale chiuso e sedie già sui tavoli. Con lei che alla fine lo fissa e fa: “Andiamo, biondo”.

“Andiamo, biondo”ultima modifica: 2003-07-25T18:32:53+02:00da capecchi
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8 pensieri su ““Andiamo, biondo”

  1. Non me ne parlare, che io devo legarmi alla sedia davanti al pc per non scendere a guardare Una mamma per amica. (Gaia)

  2. Anch’io ieri ho interrotto ogni attività per rivedermi Pal Joey. E mi è venuta una voglia pazzesca di imparare a suonare Bewitched al pianoforte. Io sono un chitarrista, il piano non lo so suonare. Ma ho un discreto orecchio. Dai e dai e dai, oggi qualcosa di somigliante a Bewitched l’ho tirato fuori. Ciao, e complimenti.

  3. No no. Il duo sarebbe ancor più interessante, perchè io non suono il piano, bensì il sassofono. Quindi in tutto il repertorio di Rodger e Hart e simili ci sguazzo che è un piacere. (Gaia)

  4. Eh, lo so. Chitarra e sassofono potrebbe sembrare un accostamento strano. Appunto: poco sfruttato e dunque assai interessante. Ma difficilissimo. Non ce la faremmo mai, va bene, diciamolo pure. (Gaia)

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