L’attenzione ai pianisti

Forse è da quando suonavo con Andrea che ho cominciato ad apprezzare il piano. Prima me ne fregava davvero poco: nei dischi ascoltavo sul serio solo i sax – e questo pareva bastarmi. Poi ho cominciato a suonare con lui – con il suo gusto musicale così diverso da quello più facile di Francesco, un suonare meno funky e più … Continua a leggere

Le musiche che nascondi

Ci sono quei pezzi che ami molto e che da subito, appena li ascolti, senti tuoi. Passi giorni ad ascoltarli furiosamente, senza interruzione, come a riempire qualche vuoto che ti pare d’avere. Ti imbevi, proprio, di loro, senza misura o controllo. Poi d’un tratto t’accorgi: che devi smettere, che basta, stai facendo una follia, perché la prossima volta che li … Continua a leggere

La vecchia noiosa faccenda di Liala

Non voglio, proprio non voglio riprendere la ormai vecchia, logora, stancante e assai dibattuta faccenda di/su Tiziano Scarpa, ma il mio pensierino ce l’ho anch’io ed è questo. Beh? Che c’è, che volete da me? Quello che voglio io è proprio accarezzare gattini osservando la tigre. Altrimenti non sarei qui. Voglio fermarmi esattamente un passo prima del salto nel vuoto … Continua a leggere

Il consiglio del giorno

Non iniziare a scrivere un blog, se devi consegnare all’editore entro poche settimane una grammatichetta d’italiano con camionate di esercizi e soluzioni allegate. Mi scusi, Egregio e Gentilissimo Signor Editore, se per fine luglio le arriveranno solo 40 paginette 40. Ma, sa, avevo da aggiornare il blog. E lei capisce che non posso deludere chi aspetta con ansia di sapere … Continua a leggere

L’Avvocato, da Gianni

Mi addormento serena, dopo essere stata da Gianni e aver mangiato l’Avvocato. Si raccomanda a chi capitasse a Bologna di recarvisi immantinente – slurp. Io, intanto, fra il ricordo dell’Avvocato sotto la lingua e le diteggiature del solito – scusate, sì, è lui – Mehldau, rischio di raggiungere parossismi di piacere difficili da gestire.

Solo un sabato

Dopo aver passato la mattina a montare strani tendaggi sul terrazzino per ombreggiare la mansarda, dopo aver sollevato improperi e tirato colpi al computer che si sbizzarriva in sue personalissime sterzate e dopo infine che Ale si è ritrasformato in Clark Kent, posso riprendere possesso della stanzetta e ricominciare a scrivere la grammatica. Elegiac cycle è qui, ce l’ho, è … Continua a leggere

“Andiamo, biondo”

Maledetta la pausa-gelato del pomeriggio. La mattina si prende il caffè affacciati alla finestra di cucina, il pomeriggio si mangia il gelato accendendo per cinque minuti la televisione. Ma oggi ho acceso e c’era

Sessismo musicale

Una riflessione. Perché ho l’impressione che alle donne interessi meno la musica di quanto non interessi agli uomini? Per interessare intendo non metterla in sottofondo o comprare un disco ogni tanto o ascoltare la radio o “come mi piace Carmen Consoli” (che per altro è brava davvero, per carità). No, l’interesse è un’altra cosa. Sintetizzo cosa intendo per “interesse” in … Continua a leggere