Vacanze e Musiche

Al mio lettino presso il bagno Piri Piri in località Acquadolce cirenaica (Campomarino di Maruggio, Taranto) arrivavano molto spesso delle musiche. Il primo giorno, invero, sono rimasta assai tramortita dal volume, che impediva qualsiasi altra attività se non il lamento. Epperò la musica che arrivava era notevole e ha contrappuntato – poi a volume più basso – tutta la vacanza, … Continua a leggere

Vacanze e Letture

Il lettino del bagno Piri Piri in località Acquadolce cirenaica (Campomarino di Maruggio, Taranto) era piuttosto comodo. Pertanto si è letto praticamente sempre, interrompendosi solo per l’imperdibile lezione di acqua-gym quotidiana, perfetta per stroncare qualsiasi antipatica snobberie dell’ultim’ora – la mia. E allora si sono susseguiti: Una piccola bestia ferita di Margherita Oggero, Il morbo di Haggard di Patrick Mc … Continua a leggere

“Dreams are my reality…”

Quando avevo un po’ di anni meno, registravo incredibili cassette. Tenevo la radio in sottofondo, magari mentre studiavo, e mi precipitavo a schiacciare play e rec, quando arrivava la canzone giusta. Ieri sera ero a Pistoia. Pile e pile di vecchie cassette alle spalle del letto stretto in cui ho dormito fino a luglio scorso. Ne ho presa una. Data: … Continua a leggere

E scrivetemi una cartolina

Siccome su questo blog non c’è uno straccio d’indirizzo; siccome prima o poi – magari domani – faccio cartella anch’io; vi lascio qui i miei estremi, chissà che non abbiate da inviarmi cartoline, ricette per il gelato o consigli d’ascolto. Ecco: gaiacapecchi@virgilio.it Facile facile.

Una vacanza uggiosa

Mi accorgo di aver sviluppato snobbissima idiosincrasia per le vacanze. Per i posti da vacanza. Per la gente da vacanza. Per i programmi da vacanza e per i resoconti da vacanza. Mi fa uggia andare al mare, mi fa uggia andare in montagna, mi fa uggia il villaggio tutto compreso, mi fa uggia il tre giorni – due notti in … Continua a leggere

E poi mi piace

La parola falòtico. Per aver scritto io qualcosa così il falòtico mutarsi della mia vita avrei potuto anche accettare di tagliarmi i capelli – intonsi da quattro anni almeno. E buonanotte agli amatori incontentabili di parola.

Pubblicato in io