18 anni

Cosa facevo a diciott’anni io me lo ricordo bene, anche perché, come ho scritto qui sotto, ho riletto proprio oggi i miei diari estivi.
Ecco, o sono io ad essere stata davvero fuori dal mondo (il che è assai probabile perché vivevo nella bambagia) o tutto nel frattempo è molto molto cambiato.
Perché di fruscìi fra le lenzuola, ragazzi, allora non si parlava proprio.

Estate, spiaggia, fine pomeriggio. Sulla battigia, una bambina di circa dieci anni è seduta accanto a una ragazz(in)a di circa diciotto. Parlano, disegnando ghirigori sulla sabbia bagnata.

BAMBINA: Che l’hai il ragazzo?
RAGAZZ(IN)A: No.
B: Strano…
R: E’ quello che dico anch’io.
B: Ti piace Dino?
R: Insomma…(distogliendo lo sguardo e disegnando più alacremente nella sabbia)
B: Ma di faccia?
R: Ah, sì sì…
B: …e ti sta simpatico?
R: Sì, tanto…
B: Allora perché non con lui?
R: … (si ferma e non disegna più, guardando interrogativa la bambina, che sorride raggiante)
B: A lui tu gli garbi.
R: Sì? Chi te l’ha detto?(dissimulando l’interesse)
B: Me l’ha detto lui.
R: …Lui? (cercando di non gridare)
B: Sì, sì: ha detto che sei bellina.

[E comunque, una ragazza di diciotto anni non chiama il suo ex-ragazzo “ex-compagno”, come Sabrina scrive il 25 agosto. Mi sembrerebbe un po’ troppo da vetero femministe di ritorno. Ma posso sbagliare.]

18 anniultima modifica: 2003-09-01T01:10:00+02:00da capecchi
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7 pensieri su “18 anni

  1. una volta il gent.dott.cast. si è travestito da giada, ventisettenne piena zeppa di fantasie sessuali, ed è entrato nel forum dei radicali. boom di accessi. ci sono caduti in parecchi, anche ragazzi abbastanza carini che lavorano con me. eppure parecchi indizi suggerivano che quelle fantasie erano più maschili che femminili (cfr. fumetti di milo manara). e poi il dott.cast. ha quel simpatico vezzo adolescenziale di scrivere “un po’” con l’accento invece che con l’apostrofo. per me è il suo biglietto da visita. (robba)

  2. Bella, questa. Ma che sono queste pastiches esistenziali, l’autunno che incombe? E, in ogni caso, i tuoi 18 anni non sono poi così lontani. Ne sono passati solo 14, quindi, da questo punto di vista, sei ancora una ragazzina. E prima che tu lo pensi, no, non sono un vecchio maniaco come il Mickey Sabbath di Philip Roth. Saluti, [Ja]

  3. Eh, sai, tra la visita a Donoratico e la lettura di certi blog, ho ripensato un po’ a me com’ero allora. Certo, sarà anche l’autunno. (Gaia)

  4. lascia stare i vecchi diari dove stanno, chè sono come fragilissimi pescetti a temperatura costante, a toglierle dall’acquario dei ricordi non guizzano più. Anzi, pare tendano a schiattare. 😉 (eppure quanto sarei curiooooooso)

  5. Antonio, li ho aperti, li ho letti, li ho richiusi. Ma tutto è uscito vivo e tenero – quasi non ricordavo più. (Gaia)

  6. Macché fruscii fra le lenzuola. Il ricordo emblema della mia estate tra i 17 e i 18 rimane una splendida giornata trascorsa a Gardaland con due amiche (scelte) e vissuta veramente appieno nel presente, annusando la vita, la serenità, la gioia, la soddisfazione, nella consapevolezza che i giorni successivi sarebbero stati per forza, a paragone, deludenti.
    Stefania

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