Cotroneo e le referenze

Prima, due cose: 1. non entro nel merito della piccola polemica di Cotroneo con i commentatori del suo blog. 2. confesso di non avere letto neppure un libro di Cotroneo – che dunque per quanto ne so potrebbe essere il più grande scrittore vivente; e lo dico davvero senza ironia.
Poi, ecco: sono assai poco invogliata a leggere l’opera di uno che scrive così di un proprio romanzo

Joachim Kaiser, il più grande critico d’Europa ha scritto che e’ un libro di culto per tutti gli amanti della musica.
– So che tutti i musicisti lo hanno trovato un libro quasi perfetto, e su quel libro mi hanno scritto bellissime lettere gente come Berio, Pollini e via dicendo.
– Inoltre e’ un libro che ha avuto un plauso unanime di tutta la stampa tedesca. Paesi dove la cultura musicale e’ ben altra cosa della nostra.
– E in Germania e’ pubblicato da un editore come Suhrkamp, che e’ una Einaudi elevata a potenza.

Via, su. Lasciamo che Kaiser, tutti gli amanti della musica, tutti i musicisti, Berio, Pollini e via dicendo, tutta la stampa tedesca e il pregiatissimo editore Suhrkamp (che beninteso è una Einaudi elevata a potenza) ne innalzino le lodi alle stelle. Ma non facciamolo noi, che siamo scrittori e dobbiamo scrivere – non sventolare le nostre luminose referenze.

Cotroneo e le referenzeultima modifica: 2003-09-09T10:35:00+02:00da capecchi
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8 pensieri su “Cotroneo e le referenze

  1. Brava, brava, brava. Cotroneo è tremendo, tu hai trovato il modo giusto per rispondergli (senza intasare il suo blog, che poi piange). Forse è vero che lui è il più grande scrittore vivente, neanch’io sono mai riuscito ad appurarlo. Una volta mi hanno regalato un suo libro: era una lettera a SUO FIGLIO APPENA NATO sui libri, la passione per la scrittura, ecc. ecc. ecc. Il bambino non parlava ancora, figuriamoci leggere, e lui già lo contundeva con una mappazza sul senso della vita. A circa trent’anni d’età. Me ne vergogno molto perché non sono riuscito a leggerlo, ma quello è stato l’unico libro che ho buttato quando ho fatto il trasloco. Ora vedo che ci riprova scrivendo un libro sulla musica al secondo figlio. Giustamente, se no quello si offendeva.

  2. Il punto debole del ragiionamento e’ che magari Berio, Pollini e l’intero popolo tedesco non capiscono un cavolo di libri.

  3. A quanto mi risulta il deus ex machina dei critici letterari tedeschi è unanimemente riconosciuto in Marcel Reich-Ranicki, il quale è così potente da potersi permettere di prendere a mazzate Gunther Grass. In ogni modo, ci sono altre cose che mi lasciano perplesso: 1. Ha poco senso parlare di “piu’ grande critico d’Europa” se l’Europa in questione ha una ventina e più di lingue nazionali, e migliaia di scrittori bravissimi e perfettamente sconosciuti. Non siamo negli Stati Uniti, che diamine. 2. Fossi in Cotroneo, mi preoccuperei se scoprissi di avere referenze: ci sono fior di scrittori la cui carriera ha avuto solenni stroncature. 3. O magari si sta parlando di criticismo musicale, e in tal caso professo la mia ignoranza sulle generalità di Joachim Kaiser e mi ritiro in buon ordine. [Ja]

  4. Zuck, non intendevo dire questo. Ma proprio volevo dire un’altra cosa. Anche perchè io, di Kaiser, Berio, Pollini e via dicendo so – ahimè – nulla. Potrebbero aver torto o ragione, dunque. Ma non è questo che conta. Poniamo, per assurdo, che Eugenio Montale sia ancora vivo. Ammettiamo che Egli sia il Mio Autore di Riferimento – per altro di musica esperito. Ecco, se Cotroneo sbandierasse: Montale dice che il mio libro è un capolavoro, io le perplessità su Cotroneo ce le avrei lo stesso. E il mio post, pure, starebbe lì dov’è. Un altro discorso è se Cotroneo stesse zitto e io leggessi da Montale che il romanzo del succitato è un capolavoro. Allora, mediterei di leggerlo – senza garanzia di trovarmi d’accordo, comunque. (Gaia)

  5. Mi autonomino maggior critico mondiale per dire che il mio commento di prima è piuttosto delirante e strapieno di errori sintattici e forse anche logici. Così adesso Cotroneo può scrivere degli insulti sgrammaticati che gli affibbiano in rete. (miic)

  6. Ma che vuoi farci, Zuck, mi piace puntualizzare, son fatta così, un po’ pedante nonchè seccante, se non si centra esattamente il punto. (Gaia)

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