Un c’è verso

Leggo solo ora da Vic la riflessione sulla toscanità perduta di quei due. Era stato anche un mio pensiero, in effetti, mentre li ascoltavo parlare alla radio. Io, invece, un riesco a perderla, la toscanità. Chi càpita per caso ad ascoltarmi, un c’è verso che si sbagli. Quando mi presentano qualcuno, nell’attimo immediatamente successivo alla stretta di mano, la frase … Continua a leggere

“Dolce Remì…”

Oggi un sollecito alunno di terza mi ha portato un cd dei Gem boy. Mi conviene ascoltarli? No, perché sono un po’ preoccupata: al momento della consegna, infatti, lui indossava una maglietta nera presa a un loro concerto e recante la scritta: “Dolce Remì, metti una mano qui”. In corrispondenza del qui si dipartiva una bianca freccia inequivocabilmente diretta nelle … Continua a leggere

Punti di vista

La professoressa legge in classe il seguente brano, riadattato da Due amici di Maupassant: Tutte le domeniche, prima della guerra, Morissot partiva all’alba, con una canna di bambù in mano, e un barattolo di latta a tracolla. Appena giunto nel luogo dei suoi sogni cominciava a pescare, e pescava fino a buio. Tutte le domeniche s’incontrava laggiù con un ometto … Continua a leggere

Datemi un pianoforte

Stasera si chiude su Monk, Tatum e Powell – cari – ché il piano di questi tempi mi piace e m’accarezza, meglio e più del sassofono. Saranno forse gli sguardi lunghi e astiosi che mi lancia, il Magnifico Abbandonato, ma di recente ho bisogno di tasti e non di chiavi.