Archivio mensile:settembre 2003
I lieti conversari
“Tra gli argomenti di conversazione che preferisco ci sono gli argomenti di conversazione” scrive la sempre strepitosa Robba. Che stila la sua personalissima lista di temi conversevoli. Fortuna che la musica sta nelle posizioni calde. Intanto, vi avverto: domani ci scrivo un post anch’io. E guai a chi me lo ruba.
Bentornato Brad
Caro, quant’era che non ci vedevamo. Ma prego, entra, siediti, lì sullo sgabello. E’ dell’altezza giusta? Va bene per te? Vuoi che apra la finestra o che l’accosti? Preferisci la luce o l’ombra? Hai bisogno di un po’ d’acqua? Un caffè? Un massaggio alle spalle? Sì, sì, sono qui, ti ascolto. Adesso inizia. Appoggia le tue dita sui tasti, così. … Continua a leggere
Proprio loro: le ciabattine cinesi
Compleanni e memorie di fulgori jazz
Poi oggi sarebbero due compleanni. Il primo, del babbo – che appunto sta per bussare alla porta dabbasso, e con lui la mamma. Scesi giù dalla Porrettana e partiti troppo presto, al solito, sono stati già avvistati sbagliare strada per le vie di Bologna. Ce ne andremo a cena alla Taverna Mascarella, due passi da casa, riuscita mescolanza di cucina … Continua a leggere
Lettere
Io, il film di Bellocchio, non l’ho visto. E in mezzo a tutto il gran parlare, è stato bello invece leggere quello che hanno pensato e provato la figlia e il figlio di Aldo Moro. Le due lettere mi hanno entrambe impressionato: la prima, per il convolgimento totale da ferita ancora sbudellata, che chiede rispetto e silenzio; il secondo, per … Continua a leggere
Un cent
Abbandonare un libro per strada?
Da Mae via Yellowblog apprendo di questo Attentato poetico previsto per l’11 settembre prossimo – domani -, che consisterebbe nel lasciare in giro da qualche parte un libro per voi significativo (l’idea è vecchiotta già di diversi mesi, per altro, ma tant’è). Ma voi, lo fareste, di abbandonare un libro vostro, che avete maneggiato, annusato, letto, sfogliato, spiegazzato? Io no. … Continua a leggere
Feroce indecisione
Anima e capelli
Nel suo agile e divertente libello Come si seducono le donne (Vallecchi, 2003), Filippo Tommaso Marinetti, futurista dalla “calvizie elettrica”, scrive che esse “hanno tutte un’anima, dipendente però dalla lunghezza dei loro capelli, fili conduttori dell’uragano”. Ma che bell’anima luuuuuunga che mi ritrovo io.