Sorriso, pennelli e scarpine

Siccome lei mi fa sorridere sempre nonché scattare un forte e inevitabile senso di identificazione per sorriso, pennelli e scarpine, allora, signori, ecco a voi la Maury. E’ molto presto per un sabato mattina – ed io vorrei quantomeno indossare una cintura e una giacchetta così.

I lieti conversari

“Tra gli argomenti di conversazione che preferisco ci sono gli argomenti di conversazione” scrive la sempre strepitosa Robba. Che stila la sua personalissima lista di temi conversevoli. Fortuna che la musica sta nelle posizioni calde. Intanto, vi avverto: domani ci scrivo un post anch’io. E guai a chi me lo ruba.

Bentornato Brad

Caro, quant’era che non ci vedevamo. Ma prego, entra, siediti, lì sullo sgabello. E’ dell’altezza giusta? Va bene per te? Vuoi che apra la finestra o che l’accosti? Preferisci la luce o l’ombra? Hai bisogno di un po’ d’acqua? Un caffè? Un massaggio alle spalle? Sì, sì, sono qui, ti ascolto. Adesso inizia. Appoggia le tue dita sui tasti, così. … Continua a leggere

Proprio loro: le ciabattine cinesi

Vi ricordate tutti, no, delle mie ciabattine cinesi? Per completezza d’informazione: eccole. Anche perché presto andranno riposte in una triste scatola e salutate per il lungo letargo invernale. Cercate di star bene, ciabattine, non sentitevi troppo sole, stringetevi fra voi, aspettatemi.

Compleanni e memorie di fulgori jazz

Poi oggi sarebbero due compleanni. Il primo, del babbo – che appunto sta per bussare alla porta dabbasso, e con lui la mamma. Scesi giù dalla Porrettana e partiti troppo presto, al solito, sono stati già avvistati sbagliare strada per le vie di Bologna. Ce ne andremo a cena alla Taverna Mascarella, due passi da casa, riuscita mescolanza di cucina … Continua a leggere

Lettere

Io, il film di Bellocchio, non l’ho visto. E in mezzo a tutto il gran parlare, è stato bello invece leggere quello che hanno pensato e provato la figlia e il figlio di Aldo Moro. Le due lettere mi hanno entrambe impressionato: la prima, per il convolgimento totale da ferita ancora sbudellata, che chiede rispetto e silenzio; il secondo, per … Continua a leggere

Un cent

Nulla, nulla. Non mi viene da dire nulla che sia intelligente e dignitoso. Il mio ricordo è piccolo e sciocco. Un cent messo dentro a quelle macchinette, lassù, e uscito fuori oblungo. Lo tengo nel portafoglio.

Abbandonare un libro per strada?

Da Mae via Yellowblog apprendo di questo Attentato poetico previsto per l’11 settembre prossimo – domani -, che consisterebbe nel lasciare in giro da qualche parte un libro per voi significativo (l’idea è vecchiotta già di diversi mesi, per altro, ma tant’è). Ma voi, lo fareste, di abbandonare un libro vostro, che avete maneggiato, annusato, letto, sfogliato, spiegazzato? Io no. … Continua a leggere

Anima e capelli

Nel suo agile e divertente libello Come si seducono le donne (Vallecchi, 2003), Filippo Tommaso Marinetti, futurista dalla “calvizie elettrica”, scrive che esse “hanno tutte un’anima, dipendente però dalla lunghezza dei loro capelli, fili conduttori dell’uragano”. Ma che bell’anima luuuuuunga che mi ritrovo io.