Le stanze di Gaia

Lista della spesa jazz: bacio rubato da Rea e Gatto

Mi sveglio tardi, però il 4 ottobre ero via, lo sapete. E Camillo stilava questa lista di dischi jazz italiani da avere. Mi devo dar da fare, temo, perché io mi ritrovo in casa solo Baci rubati, del duo piano e batteria di Rea e Gatto, registrato live il 23 giugno 2002, per la Wide sound.
Rea e Gatto son sempre eleganti e melliflui nel loro cucinarsi il pubblico, come si può sentire in questa ruffianissima Roma nun fa la stupida stasera; talmente piacioni e ammiccanti che insomma alla fine ti coinvolgono e una, specie se scioccherella e di cuore ingenuo come me, se li ascolta sempre volentieri, con tanto di flappar cigliesco. Tranne, però, la sera del terremoto a Bologna, quando loro due, più Flavio Boltro alla tromba, suonavano alla Cantina Bentivoglio. L’esibizione si risolveva in niente di che, cosucce carine ma già sentite, e un poco tirate via. Nella pausa, mentre i musicisti girottolavano fra i tavoli con birre e grappe alla mano, io origliavo. E mi capitò di sentirli, eh sì: Rea, ridendo, confessava a Gatto e Boltro di essersi furiosamente perso in mezzo a un solo. “Fortuna che è arrivato quel la minore” – fu la conclusione dell’amabile pianista, intanto che buttava giù un altro bel sorso di qualcosa.
Ciò, invero, me l’ha fatto ancor più infinitamente adorare: imperfetto e leggero come un po’ tutti noi.

Lista della spesa jazz: bacio rubato da Rea e Gattoultima modifica: 2003-10-08T16:00:00+02:00da
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