Ha ragione Pank: quando uno ascolta Blue valentine di Tom Waits – come me adesso – l’unica cosa da fare è mmmh. Se poi fuori è inverno, meglio; ma inverno freddo col vapore su dai tombini. Oppure dev’esserci un gran caldo, di quello che addosso sei lucida e umida, con la gonna leggera che s’appiccica alla cosce e la voglia di berti una birra fredda tutta in un solo fiato – consapevole che la birra non ti piace ma che la bottiglia è ghiacciata e bella da tenere in mano, magari mentre scosti i capelli dal collo e li tiri su, per lasciar modo al vetro freddo d’appoggiarsi sulla pelle scoperta e tesa sotto la nuca. I capelli che poi tornano giù, ricadono sulla schiena e sulle spalle – bagnati, un poco.
Tom Waits cantore delle stagioni assolute.
Mmmh
Mmmhultima modifica: 2003-11-14T16:40:00+01:00da
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no, non blue valentine a tradimento. un novembre tra lucca e gubbio, stagione assoluta: l’autunno. I didn’t think you’d ever find me here. [sere]
“…like half forgotten dreams/ like a pebble in my shoe /as I walk these streets/ and the ghost of your memory /is the thistle in the kiss…”
Mmmmh. già. mmmh. PSY
Lo sto ascoltando proprio ora… a me pare che pare che accompagni dolcemente le foglie nel loro breve volo verso la terra. Antonio. 🙂