A tutti, qua sotto

Ci sono, mezza viva. Nessuno stratagemma dell’assenza; piuttosto: tragedia. E’ passato l’autunno, lo so, non crediate che non me ne sia accorta. Ma il dramma è dramma è dramma. E come si può scrivere di quando l’occhio si sbrindella fra foglia e foglia se intanto le dita non fanno che martellare la tastiera di complementi (siamo ai complementi, siamo ai complementi!) e la mente è un eserciziario numerato e il lusso del giorno è scendere, buttar la spazzatura e inghiottire il freddo nuovo e la notte che viene?
Mi manco molto.
Ma per Natale m’impacchetto e ripasso di qua – promesso. Con fiocco o senza.

A tutti, qua sottoultima modifica: 2003-12-10T16:22:41+01:00da capecchi
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11 pensieri su “A tutti, qua sotto

  1. a foggy day, in london town
    had me low, had me down
    i viewed the morning, with much alarm
    british museum, had lost its charm

    how long i wondered,
    could this thing last
    but the age of miracles, hadn’t past
    for suddenly, i saw you there
    and through foggy london town,
    the sun was shining everywhere

    for suddenly, i saw you there
    and through foggy london town,
    the sun was shining everywhere (robba – grigio british)

  2. Dopo la scomparsa tua e della Maury è un vero mortorio. Sono senza ispirazione alcuna e mestamente penso alla nostra festicciola che, a questo punto sarà post natalizia. ps. domani battezzano il piccolo filippo mnobaby. baci monica

  3. pennies in a stream,
    falling leaves, a sycamore..
    moonlight in vermont.

    icy finger waves,
    ski trails down a mountain side
    snowlight in vermont.

    telegraph cables, that sing down the highway
    and travel each bend in the road,
    people who meet in this romantic setting
    are so hypnotized by the lovely

    evening summer breeze,
    warbling of a meadowlark,
    moonlight in vermont,

    you and i and moonlight in vermont. (robba americana – felice per l’arresto di saddam)

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