Porto franco

Ebbene, quegli amori lì, che si toccano il collo del piede nel mezzo della notte e si dicono parole nell’orecchio mentre intorno tutto è partenza, accadono solo in certe zone di porto franco. Dove si va per non stare. Dove i fatti si sgretolano nell’immediato presente. E, comunque, la bruttezza immota e segnata di lui che canta con la voce … Continua a leggere

Quando ascoltavo il blues

Come è possibile, mi chiedo, precipitare di dieci anni indietro in un solo spicchio di sabato sera? Succede, succede. Se in ritardo sul ritardo ti precipiti al cinema per vedere Lost in translation e non ci sono più posti e finisce che poi ti viene in mente di andare a vedere quel nuovo posto, il Blue inn cafè, stessa gestione … Continua a leggere

Firenze, a inizio d’anno

Ieri ero a Firenze. La rapinosità della stazione nei pomeriggi d’inizio d’anno ha sempre una certa suggestione. Inevitabile, vigliacca, improvvisa. Come un lampo d’occhi che ti fulmina in bilico tra un marciapiede e l’altro – o sull’orlo di un treno che sta per chiudere le porte, quando il ciao è detto a mezza voce per pudore, con certezza di mentire, … Continua a leggere

7 gennaio

Di solito il 7 gennaio era giorno piuttosto mesto. Quando staccano le luminarie e si cominciano a vedere le vetrine con i resti del Natale, tutto si slabbra in una tristezza affatto romantica. Gennaio non è un mese romantico. Gennaio non mi piace, in genere. E’ un mese balordo, che non inizia un bel nulla e si sveste con furia … Continua a leggere

Un Capodanno a Monaco

Monaco è proprio bella. Per giunta s’è presa il mio mal di schiena, l’ha sciolto e sparso a manciate di neve su tetti e strade della città. E’ bella, se non fosse per quella faccenda dell’acqua che nessuno ha mai sul tavolo e tutti infatti bevono solo birra che – si sa – eccezionale il primo sorso, buono il secondo, … Continua a leggere