Camminare

A me piace camminare veloce. Superare chiunque allungando il passo. Sentire l’aria che apre il cappotto e spazza via dubbi dalle guance. Meglio se tagliando di sbieco piazze ampie e luminose, i primi soli a bloccare la gente seduta sui gradini sotto gli alberi dove di solito c’è il mercato. A me piace camminare così, quando c’è un freddo che … Continua a leggere

Tre umori musicali

Ma chi è questo venticinquenne canadese che si fa chiamare Michael Bublé? Intanto ho preso il disco, poi vediamo. Per adesso mi aveva sorpreso più volte mentre cantava Moondance alle sette e quaranta del mattina in direzione Anzola. Ballavo fra il sedile e il volante. E i camionisti dietro. Ma per soddisfare i miei mutevoli umori era necessario soggiacere a … Continua a leggere

“Difenditi con ferocia”

Dopo essermi lavata i capelli, sono uscita a passi lesti nei resti di neve e ho comprato anch’io due libri di Alda Merini, Vuoto d’amore e La pazza della porta accanto. Da ieri ne sono completamente avvinta. Però poi uno cerca di uscirne subito, appena può. Si patisce leggendo ma ci si sente anche, ipocritamente, al sicuro. La carne canta … Continua a leggere

Riabilitazioni

Preparate gli ortaggi, perché dopo che avrò finito vorrete tirarmeli, io lo so. Ma è un po’ che ci penso e adesso ho deciso: basta con questa retorichetta, snobbissima, pregiudiziale avversione nei confronti di Tiziano Ferro. Lasciata alle spalle Xdono, il ragazzo, a me, emoziona. Già Sere nere mi piaceva. Quando la trovavo per caso alla radio, la lasciavo; sempre. … Continua a leggere

Il passo, la musica

A me dispiace dirlo, perché un paio d’amiche so che rimarranno male. Però io non capirò mai completamente chi non ha camminato almeno una volta per una città ascoltando a volume altissimo un disco dal piccolo lettore portatile che si stringe fra le mani. Mettere un piede avanti all’altro, intravedere le righe del calzettone da ragazzetta che si è scelto … Continua a leggere