Margherite

Il prato davanti a scuola è pieno di margherite. Me ne sono accorta solo oggi, a cancelli chiusi e aule vuote, mentre camminavo a passo deciso verso il supermercato. Non è che della primavera non avessi avuto sentore. Anzi, mi ero attrezzata con tre paia di ballerine nuove e un sandalo dorato da portare con calza coprente o (meglio) pelle nuda. Più che altro non avevo fatto caso alle margherite, presa com’ero dietro a pianti silenziosi e risse da scongiurare. Però insomma oggi le ho viste. Forse perché anche a casa il terrazzo era pieno di verde, io aspettavo visite dalle mie brave bimbe e stamani avevo sentito un vecchio amico, la voce sforzata nella dolorosa sovreccitazione che lo piglia sempre in questa stagione.
Il tempo delle margherite non è detto che sia lieto. Ma certo la Nina in jeans e maglietta a righe che mangia ridendo i bignè di Calderoni impedisce di odiare la primavera come la si è sempre odiata.

Margheriteultima modifica: 2007-04-05T22:50:00+02:00da capecchi
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3 pensieri su “Margherite

  1. Mi ricordi me, un anno fa. Anch’io andavo a caccia di margherite, e come te ero talmente occupata a chiedermi quando arriveranno che non le avevo viste proprio lì, sotto al mio naso. Le ho scovate per caso, un giorno, nel piccolo giardino della Biblioteca Nazionale, in un momento di estraniamento da un ritrovato Calvino. Fu tanto gradita la sorpresa, che una piccola margherita è rimasta lì, a pagina ventidue di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”.

    Bello qui. Credo che tornerò.
    Intanto buone feste.

    S

  2. Biblioteca Nazionale di Roma. Che, tra parentesi, detesto a parte il delizioso giardinetto che la circonda. Quello no, non lo detesto, tranne quelle due volte al giorno in cui scatta il sistema di autoirrigazione .

    E’ pazzesco: ho letto il tuo post sugli Aires Tango e ho sentito. esattamente. la stessa. voglia. di andare. Come te, dopo i primi venti minuti ho pensato che il mio cuore e il mio cervello e le mie fibre e il mio stomaco non fossero più in grado di assorbire bellezza. E’ stata una sensazione fisica, di pancia.
    Sono felice di non essere stata l’unica. Cioè: so bene che esiste un folto gruppo di seguaci, ma non credevo che sensazioni simili potessero essere condivisibili.

    Grazie. Ti linko subito.

    S

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