Troppo forte


Questa città è violenta. Me ne accorgo quando esco, che vengo investita dal sole in piena faccia e da strisce d’autobus sbuffanti e gente che corre da qualche parte con espressioni che non distinguo. Tutto corre e gira troppo forte, non c’è nessun angolo dove mi possa mettere, dove io possa andare, dove possa, infine, respirare. Rumori estranei mi percuotono. La città è un vortice, tutti mi passano troppo vicino e gridano oppure mandano odori cattivi mentre io vorrei solo appiattirmi contro i muri e sgusciare via come sparendo. Il sole batte con ferocia e tuttavia mi lascio colpire. Non metto neppure gli occhiali perché voglio sentirmelo bene addosso, strizzare gli occhi, accorgermi che mi disturba. Sono le 11.39. Precise. E quello che scorre là fuori è barbaro e veloce. Di fronte ai bisogni che ho, che poi sono bontà, abbracci e lentezza, tutto appare esageratamente fuori prospettiva, distorto. Penso che farei meglio a tornar dentro, buttare la chiave e non uscire più. Ma invece non lo faccio.

 

Troppo forteultima modifica: 2007-06-14T16:12:17+02:00da capecchi
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