Da oggi ho un nuovo amuleto. Si tratta di una collanina cinese di finto argento, fragile fragile, con un ciondolo a forma di elle tempestato di brillantini, appeso in fondo. Mi è stato consegnato nel corridoio davanti alla porta del bagno, quando ormai la giornata sembrava non portare più novità o bellezza. Lo Sciamannone ne ha un’altra uguale, mi ha detto, però con una gi. Io spingo giù dentro un bel nodo di dispiacere e meraviglia, mentre lo saluto per l’ennesima volta e lo guardo andar via col suo braccio sanguinante e pesto.
Così me ne torno a casa come decomposta di caldo e altro, stringendo fra le mani quella bustina di plastica con l’elle dentro; ascoltando l’unica canzone di questi giorni, sempre Prince, sempre A case of you di Joni Mitchell. Solo quella. Avanti, indietro, avanti, indietro. Da giorni non riesco a sentire altro: qualunque musica mi sembra inappropriata e non so perchè.
(Prince, A case of you. Canzone per quando ogni musica pare troppo ma anche troppo poco)
Anche a me succede di ascoltare sempre una canzone, perchè le altre le troppo non adatte al momento che sto vivendo.
Non si preoccupi per la faccenda di My Fair Lady, non è successo niente alla fine: mi sono solo un p’ impapinata perchè non riuscivo a dire quello che volevo. Ma l’inglese lo amerò per sempre.
Tanya
E’ un’epidemia. Ascoltiamo tutte Joni Mitchell. Robba
Io ultimamente ascolto sempre She will be loved dei Maroon 5 e The Blower’s Daughter di Damien Rice. Non so perchè. Prima avevo la mania di Naive dei Kooks.
La musica è una strana droga.
Robbina, ben ritrovata. Quanto tempo era che non ti fermavi qui a scrivere. Alex: The Blower’s Daughter è uno dei miei pezzi-ossessione. Ma forse te l’avevo già detto.
Prince è il più sexy superiore sopra il sexy.
Non puoi stare senza, non puoi fermarlo.
Nè tu, ne io.
Nè Prince
Inevitabile Prince. Uuuh.