Undici minuti e quarantotto


Da mercoledì ascolto solo questa. Ininterrottamente. Da casa a scuola, da scuola a casa. Sempre. Sotto l’ombrello, sotto la pioggia, sotto l’ombra che fa l’ombrello sotto la pioggia. Guardandomi le punte rotonde e grosse degli anfibi, calpestando bave di foglie marroni e gialle e verdi. Con gonne nero pece o abiti a fiori rossi che sfiorano il ginocchio. Su questo asfalto lucido cha amo e che, ogni anno, preferisco a quello violento e abbagliante dell’estate. Correndo, quasi, perché la sveglia non suona e io m’alzo tardi e accidenti proprio oggi che non voglio sudare sporcarmi arrivare tardi.
Insomma ascolto solo questa da mercoledì. E se non avete undici minuti e quarantotto di tempo non l’ascoltate, perché questo dura, undici minuti  e quarantotto secondi. Ma il mio minuto preferito è quello tre e sessantadue, più o meno. In ogni caso l’ascolto ininterrottamente perché questo brano mi descrive. E’ come sono in questi giorni. In ogni giro di frase, accordo, nota, croma, biscroma, pausa, silenzio. Ho pensato che non potevo trovare nulla di meglio da dire che questo pezzo. Undici minuti e quarantotto per capirmi, in definitiva, credo non siano molti.

http://capecchi.myblog.it/media/02/02/d49259bc62a970f8e70a7bf57111ded6.mp3

(Michel Petrucciani, Trilogy in blois, in Piano solo. The complete concert in Germany.Musica per definirmi)

 

Undici minuti e quarantottoultima modifica: 2007-10-26T22:58:31+02:00da capecchi
Reposta per primo quest’articolo

10 pensieri su “Undici minuti e quarantotto

  1. IGV, non so se si può ascoltare musica tanto distante dalla propria. Questa però secondo me sì, è necessaria.
    EmmeBi, meravigliosa, davvero. In questi giorni ho riscoperto Petrucciani, che non so perchè ma mi scordo sempre (stupidamente) che esiste.

  2. Voglio dire…
    puoi tu ascoltare della musica tanto distante da me ed ignorare ciò che ascolto io?
    E io lo stesso.
    Credevo che in fondo non potesse esistere tanto divario tra due persone.
    Vabbè in effetti prince è un bel punto d’incontro.

    Allora ci vediamo domani alle 9.00 da prince?

  3. Perfetto, vediamoci da Prince.
    (Però dai, ti scordi un altro ascolto comune: il vecchio David. Hasselhoff, dico)

  4. Mi è capitato poche, anzi pochissime volte dire che mi piaceva della musica diversa da quella di Avril (ehehe!!!) ma questa volta è uno dei rari casi in cui dico: mi piace!!!! si si mi piace!.
    La cosa che mi piace fare di più quando ascolto una canzone o un brano è coglierne tutte le sfumature…
    Baci Tanya

  5. IGV: David ti passa chiaramente false informazioni.
    Tanya, oh, davvero ti piace? E dire che passare da Avril a Petrucciani non è proprio che sia facilissimo. Un bacio a te.

I commenti sono chiusi.