Pastiglia

Pioveva parecchio, stamattina mentre si andava sotto gli ombrelli via da scuola e mentre s’aspettava l’autobus tutti stretti sotto la pensilina. Nulla pareva al suo posto eppure tutto lo era, pigiati dentro il 93 – il caldo e i vetri appannati con fuori la città di una mattina qualunque. Così poi si sta seduti a sentir raccontare di radio e patrimoni Unesco, in mezzo al gracchiare struggente di grammofoni e ricordi. Il tempo si sistema in mezzo a cilindri di stagnola e trombe di metallo, che non fanno altro se non ritardare il momento in cui i jukebox scintilleranno per noi, azzerando l’ininterrotto perforare del martello pneumatico lì accanto. E’ quello l’attimo; è quello. Noi la nostra personale maglia che non tiene la troviamo lì, fra Elvis e Carosone che cantano a perdigola. Acchiappando uno dopo l’altro le mani dei ragazzini, che ondeggiano incerti o rigidissimi, che ti agguantano o ti spingono un po’ in là, che ridono o scuotono la testa ma stanno comunque tutti lì, attaccati alle tue dita, a farti roteare nell’angusto spazio di un museo e di una vecchia canzone che fa: Da tre mesi nun dormo cchiù, quest’ammore vurria scurdà. Gente diciteme comme ‘aggia fa? Pigliate ‘na pastiglia, pigliate ‘na pastiglia, siente a mme”.


http://capecchi.myblog.it/media/00/00/e331c98a2d03308103100930c724b8f3.mp3

(Renato Carosone, Pigliate ‘na pastiglia. Canzone per mattine di grammofoni e ricordi)

 

Pastigliaultima modifica: 2008-03-07T21:53:44+01:00da capecchi
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9 pensieri su “Pastiglia

  1. Carosone richiesto dal prof Fiore, poi! Chi l’avrebbe detto che avesse di questi gusti…
    Jukebox stupendi… con l’acquetta, dico io!!! Mi sono innamorata… me ne faccio regalare uno! Lo voglio!!!
    è stato stupendo abbozzare uno schiacciato rock ‘n roll con Loreti…
    Un viaggetto nel tempo sul ritmo di Elvis e di Carosone. Stupendo!
    p.s. Basta. La cosa mi sta tormentando! Devo saperlo… è o non è nel patrimonio dell’UNESCO?

  2. …e ci vogliamo dimenticare di “You ain’t nothin’ but a hound dog…” oppure della prima “It’s now or never…”
    eh no!

  3. Cara Marina, come capisco il tuo tremendo dubbio. Riusciremo a dormire stanotte per l’angoscia del non sapere? Unesco o non Unesco? Eheheheheheh. “You ain’t nothing’ but a hound dog…”.

  4. Credo proprio di no…! Io sono ancora in piedi, infatti!!!
    UNESCO o non UNESCO…
    UNESCO o non UNESCO…
    UNESCO o non UNESCO…
    Mi sa che mi toccherà “pigliamme ‘na pastiglia pecchè nun dormo cchiù!”

  5. Un museo della comunicazione. Con radio, vecchi grammofoni e via discorrendo. Una bella mattinata.

  6. Che bella questo posto!

    il racconto di questa giornata mi fa tornare indietro,
    tra i ricordi più belli dove il giradischi girava e mia madre, di là in cucina, dolcemente cantava.

    Far vedere ai giovani uomini e donne del futuro le apparecchiature e le tecniche con cui è nata la musica è importante.
    Un giorno saranno più bendisposti alle emozioni…

    tornerò a trovarti.

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