My huckleburry friend, Moon River and me

“Moon River, wider than a mile, I’m crossing you in style some day. Oh, dream maker, you heart breaker, wherever you’re going I’m going your way. Two drifters off to see the world. There’s such a lot of world to see. We’re after the same rainbow’s end, waiting ‘round the bend, my huckleberry friend, Moon River and me” (Henry Mancini, … Continua a leggere

Privarsi

Esco vestita d’abiti troppo leggeri. Ma mi piace, quando il sole comincia a farsi vedere di più, ricevere il freddo sulla faccia e dentro le ossa. Qualcosa che ti fa sentire d’esserci, che raschia via i pensieri e ripulisce il cervello. Non ho voglia di sentire caldo. Ho voglia precisamente di questo: aria fresca. Dovrei darne un po’ anche ai cassetti … Continua a leggere

In su

Se è vero che quando cammino ondeggio e caracollo, allora da oggi di più. Perché ho deciso che non mi merito scarpe senza tacco. E’ una decisione nuova e improvvisa, che m’ha folgorato mentre mi mangiavo la strada a falcate ampie, qualche ora fa, prima d’entrare a scuola. Del resto da ieri, con quegli stivali di pelle ottanio,  cammino a … Continua a leggere

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Minutaglie di tromboni

Gianluca Petrella è sempre il solito. Improbabile e portato dal vento. Tutto scuro e lungo com’è. E io lo adoro. Da parecchio tempo. Anche quando cerca di sciare col trombone. Scemo che è. Mi piace molto e me l’ero scordato. A volte capita, di scordarsi cosa ci piace e perché. A volte ci scordiamo le minutaglie che fanno di noi, … Continua a leggere

Stupida

Leggo qualcosa; o nulla. Non mangio. Vado a letto. Decido di dormire. Oggi indossavo stivali color ottanio, guardavo fuori la primavera e la trovavo, come al solito, stupida. Sfrontata. Offensiva. Sì, decido di dormire. Un impiego perfetto delle prossime ore di sole.

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