Dentro il guscio

E’ una giornata vischiosa. Colla. Bava. Brutti colori fuori. Giù in strada i clacson fanno da colonna sonora: pare una squadra abbia vinto una partita importante e allora festeggiano. Come quella volta a Roma che c’era il cielo color arancio anche se era notte e tutti che impazzavano e persino limousine bianche che passavano di lì. In questi casi non c’è nulla come Prince, per dimenticarsi d’essere dove sei e ritagliarti un guscio morbido, entrarci dentro e non uscire più. Ma stare solo lì, fare nulla, respirare, sentirti.


http://capecchi.myblog.it/media/00/01/4f86ccdc7fb9e72a409efa8022d311fd.mp3

(Prince, The ladder, in Around the world in a day. Musica per dimenticare il fuori e sentire solo il dentro del guscio)

 

Dentro il guscioultima modifica: 2008-06-01T18:54:58+02:00da capecchi
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3 pensieri su “Dentro il guscio

  1. Ho notato una ricerca estrema dela sintesi,un circolare quanto profondo e significativo
    veicolo di appartenenza..
    Scrivi da molto?
    Arikiss
    un Po’ maledetta come I Poeti,forse
    arikiss
    Raimondo,Poeta,e scrittore,
    vieni a leggere il mio ‘finto’ neoromanticismo,eheh
    miao

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