Avrei così tante parole da scrivere.
Le mille feste del mio compleanno, la fine della scuola che è sempre bella ma insomma, questa stagione che stenta a partire e sta lì, la Nina e i suoi kinder maxi, i panini da preparare. Ma invece non mi viene nulla. Da giorni. Come annichilita. Quello che mi viene bene è solo dormire, il pomeriggio, serrande abbassate, sotto le lenzuola, due ore di pace. Da cui svegliarsi è sempre un pugno in faccia.
E la chiamano estate.
(Bruno Martino, E la chiamano estate. Canzone per quando l’estate è solo un’idea vaga. Oppure disturbante)
E la chiamano estateultima modifica: 2008-06-11T18:25:00+02:00da
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Non c’è niente da fare: io e la Nina abbiamo gli stessi gusti alimentari.
Mi manca Bologna, mi mancate tutti. Mi manca la mia Isolachenoncè.