Mercy, mercy, mercy



“You know, sometimes we’re not prepared for adversity. When it happens sometimes we’re caught short. We don’t know exactly how to handle it, when it comes up. Sometimes we don’t know just what to do when adversity takes over. And I have advice for all of us. I got it from my pianist Joe Zawinul who wrote this tune. And it sounds like you’re suppose to say when you have that kind of problem. It’s called MERCY, MERCY, MERCY”.

 


http://capecchi.myblog.it/media/01/00/22c46de472ebb482a103e365fab66ffd.mp3
 

(Cannonball Adderley Quintet, Mercy, mercy, mercy, in Live at “The club”. Musica per avversità inattese)

Mercy, mercy, mercyultima modifica: 2008-06-28T14:05:00+02:00da capecchi
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6 pensieri su “Mercy, mercy, mercy

  1. Quando ho letto “Mercy, mercy, mercy” pensavo ad uno dei miei pezzi jazz preferiti, di quelli che fanno muovere i piedi, pur rimanendo arpionata alla sedia, persino a me. Ho comunque apprezzato, devo riconoscere.
    Circa le avversità inattese, ti arrivano tra capo e collo e ti fanno stramazzare al suolo non meno di quelle attese. Anzi per quelle attese inizi a patire anche prima.

  2. Eh, cara Stef, uno dei tuoi pezzi preferiti si chiama Sticks e si trova nello stesso album. Credo ti riferissi a quello.
    Circa le avversità, sì, fanno stramazzare. L’importante è ripigliarsi.

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