Sugli scrupoli della fantasia

“Perché la vita, per tutte le sue sfacciate assurdità, piccole e grandi, di cui beatamente è piena, ha l’inestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza, a cui l’arte crede suo dovere obbedire. Le assurdità della vita non hanno bisogno di parer verosimili, perché sono vere.” (Luigi Pirandello, Avvertenza sugli scrupoli della fantasia, in Il fu Mattia … Continua a leggere

Montaliana / 2.

Era tutto uno scambio di maschere, di barbe, un volapük, un guaranì, un pungente charabia che nessuno poteva intendere. (E. Montale, La mia strada è passata…, in Satura, II)

La casa dei doganieri

Ve l’avevo detto che per qualche giorno ancora. Infatti: stasera, di là. Poi, chissà. A presto, a presto. [E grazie per tutti i vostri commenti, davvero. La comprensione, l’invito al ripensamento, l’occhio all’orologio, la mancanza, lo scettico dubbio e quant’altro. Mi mancate, ah sì. Intanto, per informarvi: azzannato alla gola il verbo, mi sto apprestando a sterminarlo una volta per … Continua a leggere

Montaliana

Comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perchè solo così si manifesta la tua magia. Innumeri le astuzie che intendo. (Eugenio Montale, Ex voto, in Satura II)

Scrittura strattonata

Il venerdì è il giorno della scrittura strattonata. Parte a rilento, motore freddo. Fa uno scatto e poi si ferma. Riparte sputacchiando, procede, ma poco. In genere quello che appare qui è solo il portato di un quinto o sesto tentativo di testo che è stato abortito nel suo farsi. La scrittura, infatti, anche quella per finta o per gioco, … Continua a leggere

Budella

Farò come gli idioti che alzano la mano per porre le domande agli autori (o per intervenire in qualsiasi altro contesto cultural-social-aggregativo), ossia: premetto una cosa. Premetto una cosa: io di Chuck Palahniuk non ho ancora letto nulla. Quindi, ben inteso, quello che dirò prescinde assolutamente dalla sua opera, che potrebbe essere una patacca o il capolavoro letterario del secolo. … Continua a leggere

Odicina al punto e virgola ( ; )

Punto e virgola, o dimenticato, cercherò di usarti più spesso; restituendoti in miserrima parte il rispetto e l’ammirazione dovuti. Punto e virgola che esisti e nessuno lo sa; considerandoti solo il nome giusto per un cane o due. Punto e virgola, raro e per questo amabile, non t’arrabbiar se spesso abuso di punti fermi. A me sei comunque caro; infatti … Continua a leggere

Anima e capelli

Nel suo agile e divertente libello Come si seducono le donne (Vallecchi, 2003), Filippo Tommaso Marinetti, futurista dalla “calvizie elettrica”, scrive che esse “hanno tutte un’anima, dipendente però dalla lunghezza dei loro capelli, fili conduttori dell’uragano”. Ma che bell’anima luuuuuunga che mi ritrovo io.

Come una specie di nostalgia

Che assurdo pensiero, stamani mentre scrivo di dittonghi e iati. M’è venuta folgorante la voglia di rileggermi tutto il Verga premalavoglia – quei romanzacci tra salotti, balli, donne fatali e distruttive passioni che sono Una peccatrice, Eva, Eros e Tigre reale. Mah. Però, ora che ci penso, sento qui come una specie di nostalgia per l’Ottocento tutto. Leggerne studiarne scriverne. … Continua a leggere

Vacanze e Letture

Il lettino del bagno Piri Piri in località Acquadolce cirenaica (Campomarino di Maruggio, Taranto) era piuttosto comodo. Pertanto si è letto praticamente sempre, interrompendosi solo per l’imperdibile lezione di acqua-gym quotidiana, perfetta per stroncare qualsiasi antipatica snobberie dell’ultim’ora – la mia. E allora si sono susseguiti: Una piccola bestia ferita di Margherita Oggero, Il morbo di Haggard di Patrick Mc … Continua a leggere