Brillano ovunque

Un ritaglio di luna, altissima e zitta, guardava tutto. Gli arrivi uno dietro l’altro, i bicchieri che si rompevano e i saluti finali: io seduta sulla sedia bianca, che mi svegliavo a soprassalti mentre tutti mi venivano a dire qualcosa, dare un bacio, offrirmi la spalla per dormire. È stata una serata lunga e corta corta, come sempre. Piena di … Continua a leggere

Un mese strano

Ora che ne siamo usciti, è inutile negarlo: questo maggio è stato proprio un mese strano. Infatti ha piovuto tutto il tempo e io non ho mai smesso di portare gli anfibi; anche cinque giorni fa, che via Oberdan sembrava una qualunque strada di Nashville – musiche dai locali aperti e frammenti di un biascicato americano a spuntare dappertutto. E … Continua a leggere

Domani non esisterà più nulla

Il vapore caldo e misterioso delle terme pare avvolgere l’intera città; e anche noi, incerti fra il sonno e la veglia come ogni volta che siamo qui. È il sogno sognato da qualcuno che ci ha messi in questo posto e forse tornerà a prenderci oppure no, non si sa; intanto noi balliamo, balliamo e balliamo. Proviamo scarpe, brindiamo contro … Continua a leggere

Elio e l’estate del 1983

Sentirsi Elio, esserne la madre. Dover essere la madre. Senza che nessuno ti abbia avvertito prima che invece tu a qualunque età ti sentirai sempre come in un’estate del 1983, con Paris latino che arriva dalla finestra aperta. Una notte d’agosto in cui t’affacci fuori e annusi l’aria di tigli e bomboloni fritti in qualche sagra vicina. Io comunque nell’estate … Continua a leggere

Segnali

Io lo odio, marzo, con le sue giornate ventose e incomprensibili, storte. Un mese inutile, non all’altezza delle aspettative di primavera né dei nostalgici rimasugli d’inverno. Manca tutto, a marzo. Il caldo, il freddo, un giorno importante, un rito da rispettare. Fiori rosa spuntano ovunque e tuttavia non c’entrano nulla: il giorno dopo magari nevica; o esplode l’estate. E così … Continua a leggere

Tutto d’un colpo

Un’ingannevole primavera mi ha sorpresa l’altro giorno all’uscita da scuola, mentre i ragazzi sciamavano a due a due via dalle aule e dai banchi. La sua evidenza era ovunque: i colori, i suoni, gli odori, tutto era lucido e croccante come un rametto d’olivo verde quando è verde; un’aria pungente ma generosa ci sospingeva verso casa leggeri, certi che dietro … Continua a leggere

Più dicembre di sempre

Se non scrivo almeno entro la fine dell’anno, qualcuno poi di sicuro mi sgrida. Sicché eccomi, la notte del 30 dicembre, a dire nulla nel buio e nel silenzio; neppure il fischio del treno si sente, adesso. Insomma il penultimo giorno dell’anno è quasi sparito e io mi ricordo perché amo tanto la settimana da Natale a Capodanno: sospensione perfetta … Continua a leggere

Quella roba che ci piglia

Mesi dello struggimento: luglio e agosto, perché in America tutto ti attraversa temporaneo e quindi sa già di finito mentre accade. La nostalgia si dispiega cioè nell’attimo stesso in cui fai quello che fai e non hai scampo, mai, da te stessa. In pratica appena atterri e devi ancora superare i controlli, l’America ti manca già, in un modo idiota … Continua a leggere

Non ballerina swing

Non ho capelli da ballerina swing, né faccia. Odio portarli legati, tirarli su e anche – tantissimo – odio andare dalla parrucchiera. Così quando ballo li lascio tutti sciolti, come sempre. Giù giù giù.  Diventano poi spettinati; e sudati; e scomposti. Me ne vergogno. Ma se mi guardo allo specchio mi riconosco, sicché va bene. Della ballerina swing non ho … Continua a leggere

Pubblicato in io

Un settembre come ottobre

Da due giorni è un meraviglioso settembre. Forse perché è un settembre come ottobre, aria croccante la mattina e cielo terso, azzurrissimo, attraversato solo da qualche scia bianca, quasi trasparente. E finalmente; perché sembrava proprio che non uscissimo invece più da questo mese infame, col suo caldo umido a piombare sulla città, sfasciata di peso e sudore; un infernale calderone … Continua a leggere