Le stanze di Gaia

Sessismo musicale

Una riflessione. Perché ho l’impressione che alle donne interessi meno la musica di quanto non interessi agli uomini? Per interessare intendo non metterla in sottofondo o comprare un disco ogni tanto o ascoltare la radio o “come mi piace Carmen Consoli” (che per altro è brava davvero, per carità). No, l’interesse è un’altra cosa. Sintetizzo cosa intendo per “interesse” in un decalogo: 1. Spendere gran parte del proprio stipendio per comprare dischi. 2. Cercare sempre notizie su concerti da vedere. 3. Spendere un’altra buona parte del proprio stipendio per andarli a vedere, i concerti trovati. 4. Essere capaci di parlare di un musicista per un’ora di seguito confrontando dischi ed esibizioni e pezzi preferiti e cosa piace di più del suo modo di suonare. 5. Passare non meno di mezz’ora in un negozio di dischi da quando uno è entrato. 6. Avere la smania di aumentare la propria personale discoteca. 7. Avere sempre l’impressione che nella propria personale discoteca manchi qualcosa. 8. Avere sempre l’impressione che devi sapere di più, documentarti, ascoltare. 9. Nascondere a fatica un malcelato disprezzo per chi la musica la vive come marginale alla propria esistenza. 10. Odiare chi dice: “Oh, a me la musica piace tutta”.
Se poi questa musica, a scendere nel dettaglio, è pure jazz, la forbice dell’interesse femminile mi pare assottigliarsi ancor di più. Dunque: è solo una mia impressione o è veramente così? Mi sbaglio? Sono stata sfortunata nelle mie conoscenze femminili? Ditemi, ditemi.

Sessismo musicaleultima modifica: 2003-07-25T10:40:00+02:00da
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