Prima, due cose: 1. non entro nel merito della piccola polemica di Cotroneo con i commentatori del suo blog. 2. confesso di non avere letto neppure un libro di Cotroneo – che dunque per quanto ne so potrebbe essere il più grande scrittore vivente; e lo dico davvero senza ironia.
Poi, ecco: sono assai poco invogliata a leggere l’opera di uno che scrive così di un proprio romanzo
– Joachim Kaiser, il più grande critico d’Europa ha scritto che e’ un libro di culto per tutti gli amanti della musica.
– So che tutti i musicisti lo hanno trovato un libro quasi perfetto, e su quel libro mi hanno scritto bellissime lettere gente come Berio, Pollini e via dicendo.
– Inoltre e’ un libro che ha avuto un plauso unanime di tutta la stampa tedesca. Paesi dove la cultura musicale e’ ben altra cosa della nostra.
– E in Germania e’ pubblicato da un editore come Suhrkamp, che e’ una Einaudi elevata a potenza.
Via, su. Lasciamo che Kaiser, tutti gli amanti della musica, tutti i musicisti, Berio, Pollini e via dicendo, tutta la stampa tedesca e il pregiatissimo editore Suhrkamp (che beninteso è una Einaudi elevata a potenza) ne innalzino le lodi alle stelle. Ma non facciamolo noi, che siamo scrittori e dobbiamo scrivere – non sventolare le nostre luminose referenze.