Le stanze di Gaia

Firenze, a inizio d’anno

Ieri ero a Firenze. La rapinosità della stazione nei pomeriggi d’inizio d’anno ha sempre una certa suggestione. Inevitabile, vigliacca, improvvisa. Come un lampo d’occhi che ti fulmina in bilico tra un marciapiede e l’altro – o sull’orlo di un treno che sta per chiudere le porte, quando il ciao è detto a mezza voce per pudore, con certezza di mentire, di fronte allo sfilare logico delle valigie e allo strappo previsto di ogni minimo residuo d’incontro.

Firenze, a inizio d’annoultima modifica: 2004-01-09T15:45:00+01:00da
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