Le stanze di Gaia

Primavera rotonda

Le primavere si scambiano l'umore, pare. Infatti a una scorzosa e affatto indulgente ne segue un'altra dolce, soffice e rotonda – pesca succosa da mordere. Ieri è arrivata la mia grammatica, con copertina blu e titolo semplice, Regole e scrittura: mi piace, è bella, è chiara. Poi la casa la casa la casa. Passo le giornate disegnando e sfogliando riviste. Valuto luci e angoli, mi beo nelle nicchie delle librerie, vedo come sta il rosso sul legno e vado misurando qualunque cosa mi capiti a tiro qua in giro: divani, tavoli, televisori, docce, sedie, letti. Cammino a piedi sotto le nuove finestre da cui mi affaccerò; mi sembrano piccole, poi belle, così ad angolo, chissà, mi piacerà, non lo so, alzo la testa, penso, torno indietro. Sempre a piedi e senza correre. Poi seguo una per me insolita dieta di fine marzo. Da giorni mi nutro infatti solo di controfiletto e patate arrosto. Il bisogno di carne mi ha colto all'improvviso mentre tornavo da scuola qualche sera fa e, non so perché, non m'ha più lasciato. Inoltre prima sono uscita e ho comprato il classico album da disegno Fabriano a fogli lisci, insieme a una scatola di matite: tra poco inizierò a colorare e non sto più nella pelle. La cosa più bella però è accaduta stamani, quando sulla cattedra ho trovato un pacchetto e un biglietto: un regalo pasquale dei miei alunni "spietati", come si definiscono loro. Dentro carta argento con fiocco rosso ho trovato un dvd di un concerto di Ray Charles, omaggio alla sera in cui li avevo portati tutti al cinema a vedere Jamie Foxx e io ballavo sulla sedia e loro ridevano e da allora Joe, invece di stare attento, con le sue dita lunghe e nere suona il banco come il piano cantando "Hit the road jack and don't you come back no more no more no more no more" e la professoressa di musica si arrabbia e lo richiama e poi a volte gli mette pure una nota.

Primavera rotondaultima modifica: 2005-03-17T18:40:00+01:00da
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