Le stanze di Gaia

Educazione sessuale

Ho iniziato non so più quanti libri, ultimamente. L’illeggibile Con le peggiori intenzioni, che chissà la gente come fa a portare avanti, pesante e bolso e pieno di esclamativi com’è. E poi Altri libertini, Una famiglia americana, L., I turbamenti del giovane Torless, Il sax basso, Fiesta, Luci nella notte. Tutti abbandonati dopo dieci, venti, trenta pagine. L’unica storia che mi ha tenuto sveglia fino alle due e dieci è quella di Gaspare Torrente, uno che a tredici anni traduceva Orazio e Verlaine e pensava che andare al liceo significasse studiare. Invece scopre subito che significa appiattirsi ed essere amorevolmente accolti come decerebrati da un branco di insegnanti decerebrati. Già. Gaspare è uno che si fa crescere un bosco in casa e ha per amico “l’avulso Furio”, fabbricatore di pelucchi con insolita attenzione per i loro occhi-biglia. Io vorrei proprio parlarci a lungo, con Paola Mastrocola, che ha scritto il libro e anche La scuola raccontata al mio cane. L’ho vista un pomeriggio umido a Bologna, minuta e bionda e pacata, grandi occhi. Parlava in modo esattamente opposto al mio: senza infervorarsi, gesticolando poco, con un sorriso di scherno gentile rivolto agli idioti che alzavano la mano per chiederle: “Ma lei è di destra o di sinistra?”. Lei sorrideva piano e poco dopo, ma come non rispondendo a nessuno, diceva: “Sa, io nel ’68 restavo in classe e scrivevo poesie”. Gaspare Torrente e Paola Mastrocola vorrebbero che a scuola si leggesse qualche poesia, si parlasse di letteratura, si traducessero versi. Invece si fanno lezioni di educazione sessuale. Proprio così: delle fantastiche ore di educazione sessuale, durante le quali i basiti tredicenni sono tenuti a preparare domande scritte a mano su foglietti anonimi. Io in quelle due ore avrei dovuto leggere loro Ungaretti. Ma, accipicchia, l’educazione sessuale è importante, sacrosanta e giusta. Un diritto per ogni tredicenne che si rispetti. Spero almeno che le provvide operatrici della Asl facciano qualche dimostrazioncina pratica, almeno qualcuno si divertirà; io di certo. Nel cestino D’Annunzio, Pirandello, Montale. Avanti con pillole, preservativi e, in senso proprio, cazzate d’ogni tipo. Evviva la scuola moderna.

Educazione sessualeultima modifica: 2005-05-04T16:20:00+02:00da
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