Ma ora cos’è questa tenerezza che mi piglia? Sarà l’alba che incede. Sarà Bill Carrothers. Sarà il pensiero del piccolo Maniscalco alla batteria, domani. Sarà che il furore, a me, quanto dura: dieci minuti, un’ora, due? Sia come sia, un languore mi sciaguatta – insolito per questi giorni. Incline al perdono di me stessa e dell’umanità tutta (quasi tutta), mi dondolo sulla sedia seguendo le dita sul piano: e sì, allora era proprio Bill Carrothers, dunque appena il disco finisce, finisce pure la tenerezza lunare, è ovvio. Allora vi conviene approfittare, che adesso sono un pugno di debolezze e potrei sciogliermi come niente, se solo uno sapesse dirmi anche solo un “come stai?”; ma di quelli detti bene.
(Bill Carrothers, Stars fell on Alabama, da I love Paris )