Le stanze di Gaia

L’estate è finita


Poco fa ho avuto l’impressione densa, precisa, quasi dolorosa, che l’estate è finita. Non so mica perché. Sarà che da quando ho saputo che tornerò nella stessa scuola di quest’anno mi sembra di non essermene mai staccata e che domani tutto ricominci. Un domani dietro l’angolo, proprio. Sarà che sono rimasta tutta la giornata chiusa in casa a (non) lavorare alla grammatica e a cacciare formiche. Sarà pure quest’assenza totale di gelati, ma l’estate è finita, io lo so. Sì, è vero, sabato, salvo complicazioni di salute o di disinfestazione, dovrei andarmene di nuovo per un po’; però l’estate è finita. E dire che ascolto dischi estivi e ho ancora la borsa-mare pronta sul divano. Ma nulla mi toglie di dosso questa spiacevole certezza che tutto sia ormai passato, che io non abbia fatto altro che prendere il mio tempo e appallottolarlo, sprecandolo in idiozie tipo iscrivermi a Twitter. Bah. Possibile essere così inconcludenti, superficiali e, in definitiva, ingenui? Possibile credere che si avrà tempo e tempo e tempo davanti quando invece il tempo non esiste neppure perché è già sparito – sempre –  dietro di te? Possibile aver pensato di poter fare questo e quello, finire il libro, preparare cene sul terrazzo, uscire uscire uscire e invece no? Intanto l’estate è chiaramente finita; e lo si vedeva, a pensarci, anche dalla luce fuori, dal cielo, dal lampeggiare strano della gru oltre la stazione. Capire prima che era agli sgoccioli avrebbe aiutato a non buttarla via. E non sono neppure andata una volta a mangiare le crescentine su per i colli.    

 

(Mario Biondi, No mercy for me, da Handful of soul. Canzone per far finta d’essere su una spiaggia al crepuscolo e il vento e il caldo e qualcosa bevuto e la pelle bruciata e ridere di nulla scuotendo i capelli e il bicchiere e l’estate appena iniziata)

L’estate è finitaultima modifica: 2007-08-09T02:05:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo