Quanto manca al diluvio?

Piove. Non fa altro che piovere. Piove, piove e piove. E piove anche quando non piove; perché in una giornata di sole brillante che lucida i prati e li rende vivi, finisce poi che piove. Anche solo cinque minuti, ma piove. Come se la pioggia fosse la vera essenza di questo posto. Piove, sgocciola, scivola tutto; sbriciola ogni cosa quest’acqua … Continua a leggere

Elastico

Il tempo. Che stupido elastico. Lo tiri lo tiri lo tiri e non basta mai. Oppure si strappa. Al tempo io ci penso sempre; ma soprattutto in questi ultimi giorni. Che sono stati strani, come congelati. Giorni di addii scivolati via così, quasi come se tutto fosse indifferente. Nessun dolore, nessuna lacrima, nulla. Ma, ecco: come si può salutare la … Continua a leggere

I filtri

I filtri – tu dici – nel bene, nel male, e nel mezzo, ce li abbiamo tutti. Quegli schermi che ci sono tra noi e gli altri. Quelle lenti attraverso cui guardiamo il mondo. La nostra protezione, la nostra sicurezza. I nostri errori. Perché già, i nostri sbagli più clamorosi s’incastrano proprio lì, in quelle piacevoli gabbie in cui ci … Continua a leggere

La borraccia nera

La mia borraccia nera con la scritta gialla – Umbria jazz – è ammaccata. L’ho scoperto stamani appoggiandola, come sempre faccio, sulla cattedra. Il fatto ha creato in me una specie di sussulto; una crepa nell’ordine normale delle cose si è aperta lasciandomi sospesa, perplessa. Quando è successo? Voglio dire: quando la borraccia è caduta e ha sbattuto così forte … Continua a leggere

Loro

Cosa può fare un cappotto rosa shocking. Cosa possono dei Doctor Martens con la suola grossa e la cerniera davanti. Finisce che vai a scuola praticamente invincibile. Ci son mattine così, che potresti fare tutto: tirar su un’ala nuova dell’edificio con i banchi da sistemare come e dove piace a te, riscrivere da cima a fondo tutto Il Principe e … Continua a leggere

Tutti lo sentiamo

Sono ripartite le gite scolastiche, le cene di pesce e le prenotazioni americane. Tre cose apparentemente distanti eppure, per me, molto vicine. Forse perché passerei tutto il tempo a mangiare vongole e ballare in salotto; o scattare fotografie agli alunni sull’Arno quando è grigio e intorno pioviscola; o pensare come si sta in quell’angolo del Lower East Side con l’insegna … Continua a leggere

Stardust memories

So perfettamente dove eravamo e quando: proprio nell’istante prima che si sollevassero le mongolfiere in Stardust memories. Tutti col naso in su a guardare il cielo, le luci appese nel vento, i gazebo bianchi e quelli che andavano via senza voltarsi indietro. Tutti ad aspettare che gli alieni tornassero a dirci qual è il senso della vita e che viviamo … Continua a leggere

Dove io sono io

A un certo punto ho pensato che mi esplodesse il cuore. Il cuore schizzato fuori dal petto, il cuore nelle tempie, nei polsi, nelle gambe. Sto ballando su un terrazzo pieno di luci e non so bene se questo è un ricordo, un desiderio o il presente che scorre. Ho pensato però che non è importante rispondersi, ma perdersi lì … Continua a leggere

Il profumo

Il profumo delle serate in cui si balla è il mio. La rivelazione mi arriva d’improvviso, con singolare certezza. Solo che adesso non si balla più; allora ogni volta che me lo spruzzo e poi lo porto in giro fra i capelli, si spalancano davanti a noi mondi lontanissimi. Quando s’indossavano papillon e tacchi dorati, ci si tenevano le mani … Continua a leggere