Le stanze di Gaia

Buio

M’ero scordata di avere quel pezzo nascosto dentro l’oggettino, il mio prezioso compagno di camminata casa scuola scuola casa. E siccome ultimamente il tragitto sembra essersi allungato oppure dilatato, siccome adesso m’avanza pure del tempo, nel momento in cui varco il cancello scrostato tagliando di sbieco in mezzo a zaini e facce, allora posso con tutta calma spippolare fra una canzone e l’altra, girovagare, scegliere oppure lasciarmi scegliere. Insomma ieri mattina era presto, non era freddo, non c’era alcuna fretta, camminavo piano – a fianco gli scheletrici intarsi della Montagnola che grigliavano il cielo sereno; e io scorrendo in su e in giù i nomi degli artisti sono inciampata proprio su di lui. Eh, del resto ogni jazzista che si rispetti ha qualche punto debole e lui è sempre stato uno dei miei, sempre. Così vedo un pezzo che non ho ascoltato mai. Ma è lì. Allora. Ecco. Lo ascolto. Mentre la mattina prende i toni della sera, del buio, delle case vuote.

(Tiziano Ferro, E fuori è buio. Canzone per le mattine che sembrano sere)

 

Buioultima modifica: 2008-01-26T17:10:08+01:00da
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