Le stanze di Gaia

Nuovo anno

Ho amici veri, latte caldo con il miele per la gola che continua a non guarire, piccole agende nuove per il nuovo anno; in queste giornate che sono qualcosa più di piene. Nel frattempo ci sono stati la recita e il compleanno della Giulia, una perdita di voce, molti regali acquistati, pile di dischi da ascoltare, telefonate fatte, viaggi programmati, vecchi film comprati, vestiti a righe arrivati dal Canada e collane spedite a Firenze – e infatti se c’è una cosa che amo è proprio spedire (e ricevere) pacchetti via posta, qualcuno che si materializza d’improvviso lì.
Domani è l’ultimo giorno di scuola e alla terza ora ci sarà una festa con patatine, torte e bicchieri di plastica. Poi due settimane di sospensione. Da tutto. Già, perché la notizia del giorno è anche questa: stasera ho spedito l’ultima parola della grammatica. L’ultima. Parola. Della. Grammatica. Fine. Chiuso. Che cosa succederà adesso? Cosa accadrà al tempo, a me, alle vite che prima si srotolavano intorno a questo pensiero totalizzante e mostruoso?
Domani è il primo giorno di un nuovo anno. Non so come viverlo, come guardarlo, in che modo rigirarmelo fra le mani. Eppure, davvero, non credo che sarà molto diverso da adesso; da ieri, da un anno fa.

Nuovo annoultima modifica: 2008-12-22T23:41:52+01:00da
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