Le stanze di Gaia

Mi volto, davvero

Ho realizzato: non ce la farò mai e la grammatica mi fagociterà e io non adempirò agli impegni presi e l’editore mi dileggerà e mi svergognerà e magari mi farà causa e perderò un sacco di soldi e mi vorranno arrestare e m’inseguiranno dappertutto e io avrò il terrore del carcere e alla fine sarò costretta a darmi fuoco in pubblica piazza.
Allora, Signore e Signori, aprite bene le orecchie: io me ne vado. Me ne vado fino a data da definirsi, mica per sempre, s’intende. Ma me ne vado. Altro che un post striminzito o due. Niente, nulla, fine. Intanto, vi venisse la nostalgia, per questa settimana piccoli stralci di memorie mie ve le lascio da Webgol, come promesso e se mi riesce. Ma poi, poi, poi, nulla. Da voi, nulla. E qui, nulla. Di nulla di nulla di nulla. Ci rivediamo a Natale o giù di lì. State bene, non azzannatevi fra di voi, pensate ai regali da mettere sotto l’albero e tenetemi da parte i commenti migliori per quando rientro. Beh, insomma, mi mancate già. Mi volto, davvero, mi giro sui tacchi e vado – scie svolazzanti di capelli a segnare lo spazio da qui a lì.

Mi volto, davveroultima modifica: 2003-11-19T23:09:52+01:00da
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