Le stanze di Gaia

Gallina

Mentre percorrevo in autobus le strade del Pilastro sono stata d’improvviso catapultata in una qualsiasi periferia di una qualsiasi brutta città americana. Non c’era un vero perché. Ma forse i muri scrostati e le facce immobili degli africani contribuivano a garantire al paesaggio quel tanto di estraneità necessario. Con stivali massicci e passo spedito ho attraversato il prato davanti alla piccola biblioteca rossa, schiacciata fra palazzi di stazza e odore popolare. La mattina di sole non è bastata a risollevare la pena di trovarsi lì.
Però ho pensato che nella settimana scorsa una gallina razzolava serena e incongrua lungo la strada che si fa per tornare da Bazzano a Bologna. E mi è sembrata una bella cosa.

Gallinaultima modifica: 2007-03-02T16:10:00+01:00da
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